“Vendola ci risparmi la lezioncina: non possiamo accogliere tutti”
28 Marzo 2011
Ieri mattina ho visitato la sala operativa del Viminale per avere informazioni sul trasferimento del primo gruppo di profughi presso la tendopoli di Manduria, e ho potuto constatare con quale grande efficienza e professionalità il Ministero dell’Interno e i Vigili del Fuoco stanno gestendo questa difficile situazione.
La proporzione dell’emergenza e il progressivo estendersi dell’area di crisi nel Mediterraneo rende tuttavia sempre più evidente quanto sia importante adoperarsi per il rimpatrio dei clandestini e confrontarsi con le autorità dei Paesi nordafricani per contenere le partenze e gli sbarchi dei migranti: la recente intesa del governo italiano con la Tunisia va in tal senso nella giusta direzione.
Vi è un limite di capienza oggettiva oltre il quale il nostro Paese non può spingersi: non possiamo accogliere tutti, non sarebbe neanche giusto e l’Europa deve assumerne piena consapevolezza e agire di conseguenza. Analogamente nell’ambito di questo tetto nazionale vi è la necessità che l’onere venga distribuito fra le varie regioni d’Italia, con un’equa ripartizione fra tutte le aree geografiche del Paese: sappiamo quali disagi abbia patito la popolazione di Lampedusa e creare in Puglia ulteriori gigantesche Lampedusa a causa del finto umanitarismo dietro il quale il presidente Vendola cela il suo delirio ideologico sarebbe un disastro che la regione non può permettersi di sopportare.