Il Papa alla Sapienza ci andrà “armato” di mitezza e umiltà

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Il Papa alla Sapienza ci andrà “armato” di mitezza e umiltà

15 Gennaio 2008

Siamo alle solite. Questa volta fanno finta di parlare di
scienza, ma la questione è sempre quella: Benedetto XVI deve farla finita di
disturbare la laica serenità della nazione italiana.

Possibile che questo Papa
venuto dalla Germania non si renda conto che il massimo che può permettersi in
un paese laicissimo e civilissimo come il nostro è starsene tranquillo in
Vaticano a contemplare magari gli uccelli che sorvolano con geometrica fantasia
la città eterna? Come osa recarsi addirittura alla “Sapienza”? Che ci va a
fare? Va forse a intaccare ancora una volta, come ai tempi di Galileo, la
sacrosanta libertà di ricerca scientifica? Ma perché non ci risparmia questa
ulteriore provocazione e se ne resta tranquillo a casa sua?

Sono domande per molti versi desolanti, ma Benedetto XVI
alla “Sapienza” ci andrà comunque. Con la solita mitezza e umiltà, ma ci
andrà;  e parlerà con la determinazione
di sempre.

Saranno fede e ragione il tema del suo discorso? Non saprei dirlo.
Ma, quale che sia, sentiremo sicuramente richiamare ancora una volta il
significato decisivo della fede cristiana per la vita e la cultura dei popoli
in generale e del popolo italiano in particolare.

Il fatto poi che tale
richiamo avvenga all’interno di una delle Università più antiche d’Europa sarà
forse l’occasione anche per scuotere l’Università dal suo torpore. Un luogo,
che è stato per secoli uno dei principali centri propulsori per la civiltà e
per la stessa costruzione dell’Europa, non può rassegnarsi al suo declino.

Ben
venga dunque qualcuno che richiami con forza lo spirito di libertà e verità, la
passione per l’uomo, per la realtà e per la bellezza che hanno reso
l’Università tanto grande e significativa.

Senza questo spirito e questa
passione, l’Università non può vivere; perde di dignità; si espone al rischio
della più bieca ideologia.

Ci riflettano un po’ sopra quei professori e quegli
studenti che stanno preparando un’accoglienza ostile alla visita di  Benedetto XVI alla “Sapienza”.