A Mosca si parlerà anche del South Stream

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A Mosca si parlerà anche del South Stream

19 Ottobre 2009

La genesi del progetto South Stream rivela il valore determinante della speciale intesa tra Berlusconi e Putin. L’Italia meridionale è il terminale principale, insieme all’Austria, del gas russo. Ma quando il progetto viene annunciato nel giugno 2007 i firmatari sono soltanto i vertici aziendali di Eni e Gazprom – non partecipa nessuna figura del governo italiano di centrosinistra.

Soltanto poco tempo prima, nell’aprile precedente, Berlusconi era volato a San Pietroburgo per incontrare privatamente Putin, insieme a Schroeder, presidente del consorzio di North Stream, il gemello settentrionale di South Stream. Nonostante all’epoca Berlusconi non fosse premier, Putin lo ha considerato tale. Infatti la presentazione ufficiale di South Stream arriva solo nel maggio 2009 a Sochi, sul Mar Nero, nella città designata ad ospitare i giochi olimpici del 2014.

Alla celebrazione della potenza russa, sebbene logorata fortemente dalla crisi economica, è presente soltanto Berlusconi – gli altri ospiti sono i presidenti delle compagnie energetiche che partecipano a South Stream.

Non c’è  solo questo progetto a dimostrare l’efficacia di questa partnership personale: Berlusconi e Putin, con il premier turco Erdogan, avevano inaugurato nel novembre 2005 il gasdotto Blue Stream, che è il predecessore di South Stream. Questa triade di governanti è una figura iconica: gli stessi tre leader si sarebbero rivisti nel luglio di quest’anno ad Ankara per ottenere il consenso della Turchia al passaggio di South Stream nelle sue acque territoriali.

Non solo: proprio mentre Berlusconi parte per la Russia, a Milano il ministro dello sviluppo economico Scajola con il ministro dell’economia turco Taner Yildiz e il vice-premier russo Igor Sechin siglano il protocollo per aprire i cantieri di South Stream e costruire l’oleodotto Samsun-Ceyhan che trasporterà il petrolio russo attraverso la Turchia fino al Mediterraneo. L’Italia è il perno mediterraneo ed europeo per lo sviluppo europeo della Russia.