Addio reddito di cittadinanza, ecco le nuove politiche per formazione e lavoro
04 Maggio 2023
Il nuovo decreto legge prevede l’introduzione di una nuova misura di sostegno per le persone in situazione di povertà chiamata “supporto per la formazione e il lavoro”. Contestualmente, verrà superato il reddito di cittadinanza, misura bandiera del M5S.
La misura prenderà il via dal 1 settembre e consiste in un’indennità di 350 euro mensili per un massimo di 12 mesi. Tuttavia, la misura sarà riservata solo a coloro che parteciperanno a programmi di formazione e progetti utili alla collettività. L’obiettivo della misura è quello di favorire l’attivazione nel mondo del lavoro delle persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa attraverso la partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento e di accompagnamento al lavoro.
Il supporto per la formazione e il lavoro sarà utilizzabile dai componenti dei nuclei familiari, di età compresa tra 18 e 59 anni, in condizioni di povertà assoluta, con un valore dell’Isee familiare non superiore a 6.000 euro annui, che non hanno i requisiti per accedere all’Assegno di inclusione. È possibile che nella stessa famiglia ci siano più percettori del supporto per la formazione e il lavoro.
L’interessato sarà tenuto a rilasciare una dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro e, a seguito della stipulazione del patto di servizio, potrà ricevere offerte di lavoro, servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro, ovvero essere inserito in specifici progetti di formazione. Il governo presuppone che il supporto per la formazione e il lavoro possa aiutare le famiglie in difficoltà a migliorare la propria situazione economica e a incrementare le opportunità di lavoro, anche grazie alla partecipazione a programmi di formazione e progetti utili alla collettività.