Agenzie, siti internet e consulenze: la sprecopoli di Vendola
03 Novembre 2011
Che Nichi Vendola fosse il “poeta sprecone” non è certo una novità. Questa volta, però, è stato addirittura il Sole24ore a sollevare il polverone, con un’accurata inchiesta sui conti pubblici della Regione Puglia firmata da Roberto Galullo e pubblicata recentemente sul suo blog, Guardie o Ladri.
Alcuni mesi fa avevamo denunciato anche noi il proliferare di siti internet e spese inutili, cercando di gettare luce sull’universo regionale governato da Vendola. Portali come pugliaevents che prosciugano risorse destinate allo sviluppo del territorio e che generano caos fra gli internauti. Galullo, tuttavia, va oltre. Nella sua inchiesta indaga sulla miriade di agenzie, enti e società partecipate legate a doppio filo con il Governatore della Puglia e disegna i contorni confusi dell’organizzazione regionale. Ogni ente parallelo ha un suo presidente che controlla un consiglio d’amministrazione con i suoi rispettivi consiglieri: tutti fedelissimi del governatore regionale che, così, possono trovare spazio nella gestione della cosa pubblica.
Il capo dell’opposizione in consiglio regionale, Rocco Palese, dichiara incredulo che si tratta di una vera e propria “Regione-parallela piena di fedelissimi di Vendola”. Sanità, turismo, ambiente, diritto allo studio, ma anche la cinematografia, sono stati i settori in cui si è mosso con abilità il governatore e sui quali sono stati “dirottati centinaia di milioni di euro gestiti con convenzioni e contratti che per lo più si alimentano di fondi Ue di cui si perdono le tracce”. Fin quando la critica, seppur feroce e decisa, viene da chi in consiglio è opposizione, nulla da obiettare; ma quando è mossa da uno dei rappresentanti del maggior partito di maggioranza in Regione come l’on Francesco Boccia, la cosa si fa più interessante. La vittima preferita di Nichi Vendola, quel Boccia silurato per ben due volte durante le primarie di coalizione del centrosinistra, sostiene che per questo esercito di agenzie ed enti paralleli siano stati stanziati progetti comunitari per almeno 60 milioni e si chiede cosa facciano questi enti che non possa fare un normale assessorato regionale. “Assolutamente nulla”, si risponde da solo. “Sono strutture – continua – che generano un apparato che crea consenso e blinda il potere parallelo attraverso i vertici in cui siedono uomini del Governatore”. Boccia nega che vi siano stati risparmi e razionalizzazione dei costi. Non bisogna chiedergli nessun esempio, ce l’ha già pronto: “l’Agenzia Puglia Promozione: 64 dipendenti aveva prima e forse ora ne ha qualcuno in più visto che trasformando gli enti in spa la mano libera sulle assunzioni è garantita”.
Vendola, ovviamente, rispedisce al mittente ogni accusa cercando di stordire l’interlocutore con perifrasi barocche e cita un esempio per lui infausto: l’ADISU – Agenzia per il diritto allo studio. Dell’agenzia che ha sostituito il vecchio e buon Ente per il diritto allo studio, dispensatore di borse di studio nelle università pugliesi e fiore all’occhiello del mondo universitario grazie alla felice collaborazione tra la rappresentanza studentesca e accademica, se ne è parlato fin subito dopo il suo insediamento in Regione – nel 2005 – quando l’Ente fu commissariato da Vendola che tenne per sé – e per i suoi fedelissimi – tutte le deleghe che erano riservate proprio a quell’organo indipendente. Il governatore non sembrò preoccuparsi, all’epoca, della rappresentanza studentesca eletta in quell’organo né pensò a recuperare il tempo perso fin quando, nel 2008, fu varato lo statuto dell’Agenzia che ridusse i seggi riservati agli studenti in Cda – solo un rappresentante – lasciando la struttura in mano ad attempati burocrati.
L’universo parallelo vendoliano stupisce anche il segretario regionale Psdi, Magistro, già candidato sindaco indipendente al Comune di Bari nel 2009, dirigente comunale, prima, e regionale, poi: “i pugliesi pagheranno il conto. – dice – Stagisti, precari, lavoratori a tempo determinato, borsisti e bandi di assunzione tagliati su misura dei supporter del Governatore: ecco l’esercito clientelare che non si era mai visto neppure ai tempi di Raffaele Fitto”.
Quello che Boccia aveva definito “esercito delle primarie” e che Magistro chiama "supporter del Presidente" contribuisce ad infoltire il lungo elenco di consulenze della regione Puglia. Sempre secondo Galullo, dal 2006 la Regione ha deliberato 1011 incarichi per un valore complessivo di circa 17milioni di euro. Il governatore giura che “dei suoi” ci siano non più di quattro persone e Michele Pelillo, assessore al bilancio, ricorda come le consulenze siano previste dalla legge. Tuttavia, un limite ci dovrebbe essere, soprattutto quando si hanno difficoltà a far quadrare i conti – come candidamente ammette Pelillo – e con il bilancio vicino allo zero si devono accettare di buon grado i finanziamenti comunitari.
“Il Mezzogiorno d’Italia non può essere eternamente raccontato come un girone dell’inferno dantesco, privandolo delle sue luci e coprendolo soltanto di ombre; il Sud è tante cose” ha detto ieri il Governatore Vendola, presentando il piano di spesa dei fondi UE. Certo, il Sud è tante cose: ma sarebbe forse qualcosa in più senza le tante agenzie e le troppe consulenze.