Ah! Se fossi governatore di Bankitalia…

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Ah! Se fossi governatore di Bankitalia…

10 Aprile 2017

Ah! Se fossi governatore di Bankitalia. “I comportamenti fraudolenti e gravemente scorretti di banchieri e amministratori”, dice Ignazio Visco alla Repubblica del 5 aprile. Una frase simile da parte del governatore di Bankitalia che ha avuto a lungo (ora sono in parte trasferiti alla Bce) compiti di vigilanza sugli istituti di credito ricorda molto la battuta che spesso faceva da direttore del Corriere della Sera, Mario Missiroli: “Ah! Se avessi in mano un giornale”.

Visionari e non. “La tesi di Renzi è che i tecnici ‘devono fare i tecnici’, non hanno visione politica” scrive Marco Galluzzo sul Corriere della Sera dell’1 aprile. Poi arrivano i Lotti, le Boschi e i Carrai e gli danno, a ’sti tecnici, la visione politica.

Il bastione carolingio. “Nei negoziati l’Unione agirà come un unico blocco” dice Donald Tusk, riferendosi alla Brexit, sulla Repubblica dell’1 aprile. Ein Volk, ein Reich, eine Kanzellerin.

Le decisioni americane e la saggezza europea. “L’Europa non riesce a trovare le parole” scrive Francesco Verderami sul Corriere della Sera dell’8 aprile riferendosi all’atteggiamento dell’Unione europea rispetto al lancio dei missili americani sulla base siriana da cui era partito un attacco chimico verso la provincia di Idlib. I missili lasciano molti dubbi a Enrico Letta, così sulla Repubblica sempre dell’8, mentre ancora sullo stesso quotidiano Antonio Tajani dice che “è il momento che l’Europa resti unita” e aggiunge: ”certamente Francesca Mogherini ha lavorato bene”, e in questo senso,  sempre sul quotidiano diretto da Mario Calabresi, interviene Bernardo Valli che loda “L’Europa, saggia e prudente”e che “invoca, invece, la copertura dell’Onu”. A parte Verderami che dice la verità (l’Europa è senza parole), ci troviamo di fronte al solito fronte retorico: “ci vuole unità, prudenza, la Mogherini lavora bene e adesso tocca all’Onu”. Come se le Nazioni Unite fossero un soggetto che risolve le dispute internazionali e non il terreno di confronto tra Stati che contano se non sono “senza  parole” e hanno una posizione elaborata, magari non saggissima e un po’ meno prudente, non del tutto unita, forse poco mogheriniana ma assolutamente “chiara”.