Alitalia può attendere. Bianchi prende tempo

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Alitalia può attendere. Bianchi prende tempo

18 Dicembre 2007

Come nelle
peggiori delle ipotesi, Alitalia può attendere. E’ questa l’indicazione del
Governo, che per bocca del ministro dei trasporti Alessandro Bianchi ha fatto
sapere: “Entrambe le proposte (di Air France-Klm e di Air One, ndr) sono molto interessanti ma
profondamente diverse tra loro, bisognerà studiarle meglio” perché “una
settimana in più o in meno non cambia niente”.

Può darsi, ma vale la pena
ricordare che l’ex compagnia di bandiera cerca padrone da un anno e che
perde circa 2 milioni di euro al giorno.

Un’azienda sull’orlo del fallimento,
affossata da scelte manageriali discutibili, attorno alla quale, però, si sta
giocando un’importante partita di potere. Che vede schierati da una parte lo
stesso presidente Maurizio Parto e l’asse politico Romano Prodi- Padoa Schioppa
(da sempre favorevoli all’opzione francese) 
e dall’altra i sostenitori dell’italianità dell’azienda (Confindustria
ma anche D’Alema, Veltroni e Rutelli) capeggiati da Corrado Passera, partner (con
la sua Intesa Sanpaolo) di Air One nell’operazione economica dell’anno: l’acquisto
del 49,9% della compagnia messo in vendita dal Tesoro.

Esplicitamente pro-Air France anche i piloti mentre gli
altri sindacati  non si sono pronunciati
palesemente per uno dei concorrenti.

Intanto, fra poche ore si riunirà il
consiglio di amministrazione di Alitalia. A questo proposito Bianchi ha sottolineato che il cda della compagnia nel
pomeriggio deciderà in autonomia, ma ha aggiunto: “Non so se ci sono tutti
gli elementi per prendere una decisione. Io sento che c’è l’esigenza di
studiare meglio le proposte e questo può richiedere qualche giorno di
tempo”.

Ecco, nel dettaglio, le motivazioni che spingono Bianchi a tempioreggiare: “Il dato estremamente positivo è che a distanza di un anno, con due
diverse procedure ora abbiamo due offerte vere. Vere
significa che stanno lì, dicono dei numeri, sia sotto l’aspetto finanziario,
sia per quanto riguarda il piano industriale. Sono delineati due piani
industriali molto chiari. L’idea che mi sono fatto da un esame sommario di
queste due offerte, è che siano entrambe molto interessanti, ma profondamente
diverse tra loro. Quindi quello che bisognerà fare, è studiarle meglio e poi
decidere quale delle due strade percorrere nell’interesse del Paese”.

Sul valore economico dell’offerta, il ministro sottolinea che “se ci
limitiamo a guardare un solo numeretto, in mezzo ai tanti numeretti che ci
sono, e soprattutto se non leggiamo quali sono gli aspetti finanziari
complessivi, ci facciamo fuorviare da questo unico centesimo, che invece va
visto in relazione a molte altre cose, per questo serve un approfondimento”.

Il governo, comunque, ha spiegato Bianchi “al momento non ha in previsione un Consiglio dei ministri sull’argomento”. Alla faccia di chi da tempo aspetta una soluzione all’enigma-Alitalia.