
Anche in Basilicata il dirigismo rosso trema sotto i colpi del malgoverno

05 Agosto 2009
E’ ormai un dato acquisito che, nel panorama degli enti locali amministrati dal centro-sinistra, da tempo il mito del buon governo "rosso" risulti tramontato, spesso travolto da scandali e, ancor di più, da mancanza di idee, burocratismo, clientelismo esasperato e da stagnante inefficienza.
Sotto questo profilo appare emblematico quanto sta accadendo in Basilicata, dove l’apparentemente inamovibile maggioranza di centro-sinistra, capitanata dal presidente Vito De Filippo (un brillante laureato in filosofia, ex Ppi, ora nel Pd supporter di Bersani), ancor prima che dalle iniziative di un’opposizione forse troppo timida, sembra insidiata da una vera e propria "sollevazione" della società civile.
Va detto che la Basilicata è una delle più arretrate regioni italiane, ove l’avvenire dei giovani è ancora condizionato dall’inesorabile necessità di emigrare. Se ciò già appare incredibile ove si considerino la straordinaria bellezza del territorio e l’unicità di luoghi come Matera, tanto più si resta sorpresi ove si ponga mente alla circostanza che la regione beneficia di entrate straordinarie, rappresentate dalle royalty derivanti dall’estrazione del petrolio. Proprio i “petroleuro” sono divenuti, paradossalmente, la "cartina al tornasole" dell’incapacità di una classe dirigente. La maggior parte delle risorse petrolifere non viene spesa e quanto impiegato è disperso in mille (e, talora, assurdi) rivoli, in assenza di un quadro organico di programmazione degli interventi da compiere. Basti dire che arrivare in Lucania è ancora un’avventura, posto che la rete ferroviaria copre solamente una parte del territorio, il quale è affatto privo di un indispensabile scalo aereoportuale.
In questo contesto appare di grande interesse e suscettibile di accelerare il tramonto dell’attuale guida della regione l’iniziativa avviata da Pietro de Sarlo, un ingegnere poco più che cinquantenne, di antica famiglia lucana, del tutto privo di esperienze politiche (sentimentalmente, forse, più uomo di sinistra che di destra), tuttora impegnato come manager in una primaria azienda di credito nazionale, con sede nell’Italia del nord. De Sarlo ha dapprima aperto un sito internet (www.ideeperlalucania.it), lo ha ufficialmente presentato, con una seguitissima iniziativa, il 19 luglio scorso, nel suo paese di origine, San Chirico Raparo, nel cuore della lussureggiante Val D’Agri, e, considerato il notevole successo dell’iniziativa stessa, risulta aver già programmato una nutrita serie di manifestazioni, in varie località della regione, Potenza compresa.
E’ certamente presto per compiere una valutazione di impatto, comprendere, cioè, quanto questo moto di spontanea rivolta della società civile contro il "mandarinato" regionale possa risultare effettivamente incisivo. E’ da credere, tuttavia, che un romantico e profondo amore per la terra natale connesso ad una lucida mente ingegneristica renderanno il movimento del “cittadino” De Sarlo un fattore non di poco peso nelle prossime elezioni regionali e certamente una grossa spina nel fianco del Presidente De Filippo.