Ancora una volta Kiev dimostra il suo coraggio
08 Agosto 2024
“L’Ucraina è vittima di un’aggressione illegale e, sulla base del diritto internazionale, ha il diritto di difendersi e di colpire il nemico anche sul suo territorio”, così la Commissione europea, commentando le recenti operazioni ucraine nella regione russa di Kursk. “Siamo in contatto permanente con il nostro alleato di Kiev dall’inizio dell’invasione anche perché da anni la Russia ha dimostrato un comportamento pericoloso per l’Europa. Non siamo noi a dover commentare gli attacchi ucraini su Kursk, non siamo parte in causa, ma sosteniamo al 100% gli sforzi di Kiev per recuperare la sovranità sul proprio territorio”.
L’Ucraina si è presa finalmente una piccola rivincita in grande stile. L’attacco nella regione russa di Kursk non è un gesto disperato, ma un brillante colpo di scena nella sfida con il regime di Putin. Con gli Stati Uniti che dichiarano di non essere stati informati in anticipo – mah – e l’Europa che appoggia l’operazione, Kiev ha dimostrato la sua autonomia strategica e la sua temerarietà .
I media americani hanno sottolineato come questa offensiva non sia solo una semplice incursione, ma una vera e propria operazione militare. Con truppe ben addestrate e mezzi forniti dagli Stati Uniti, l’Ucraina ha messo in campo una forza capace di sorprendere e superare le linee di difesa russe. Il ministero della Difesa russo, come se le vittime fossero loro, poverini, ha dichiarato che le unità russe al confine stanno facendo del loro meglio per fermare l’avanzata nemica. Il governatore ucraino della regione di Sumy ha ordinato l’evacuazione di 23 insediamenti. Un’azione preventiva, certo, ma anche un segno che la situazione è davvero tesa. Con oltre 425 bambini evacuati, la priorità sembra essere la sicurezza dei civili, mentre i militari continuano a fare il loro lavoro.
L’audace incursione ucraina dimostra che Kiev intende far pagare un prezzo politico alla Russia, svelando le debolezze del sistema di sicurezza di Mosca e demoralizzando l’opinione pubblica russa. E’ un bel colpo all’immagine di invincibilità di Putin, che in conferenza stampa non sembrava poi così soddisfatto di vedere i suoi confini violati. Con l’esercito ucraino sotto pressione a Est, l’attacco costringe la Russia a redistribuire le sue forze, alleggerendo così la pressione su altri fronti cruciali.
Inoltre, il presidente Zelensky nei giorni scorsi ha mostrato apertura verso i negoziati. Utilizzare la incursione come una leva diplomatica potrebbe rafforzare la posizione dell’Ucraina nelle future trattative. La cattura di asset strategici russi, come la centrale nucleare di Kursk e il gasdotto, sarebbe un grande vantaggio. Si tratta certamente di una operazione che comporta rischi elevati, ma anche di una mossa calcolata e necessaria per contrastare l’aggressione russa.
La determinazione dell’Ucraina è essenziale per ristabilire un equilibrio di potere nella regione e per proteggere i valori democratici contro l’imperialismo autoritario di Mosca. Chi avrebbe mai pensato che l’Ucraina passasse al contrattacco? Ancora una volta il popolo e i soldati di Kiev mostrano all’Occidente un grande coraggio nel difendere la loro patria. E l’Europa.