Angela Merkel nel paese senza opinioni divergenti

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Angela Merkel nel paese senza opinioni divergenti

15 Gennaio 2018

Il paciugo merkelliano. “For a long time. There has not been so many differing opinions”. Così il New York Times dell’1 gennaio riporta una fase di Angela Merkel nel suo saluto di fine d’anno. Ah! Che bello quel Paese in cui non vi sono opinioni divergenti! Ecco un pensierino quasi da “Come back, Lenin!” forse espressione anche di animus tedesco-orientale rimosso ma non sradicato nella KanzlerinNon capisco perché questo modo di ragionare debba andare bene anche a noi italiani (a meno che non si sia nati a Reggio Emilia o a Modena dove un simile sentimento ha imperato anche grazie alla capacità dei locali comunisti di costruire un buon sistema di benessere) generalmente così interessati (e per ciò interessanti) ad avere differenti punti di vista. Credo che sia utile riflettere – particolarmente nei giorni in cui forse si raggiungerà un accordo tra Cdu, Csu e Spd- su questa pulsione al conformismo senza alternative che sta disgregando intere nazioni e assetti politici dalla lunga storia, che andrebbero invece valorizzati nelle loro diversità.

Così Giovanni Paolo II e Cl diedero il loro contributo a rendere un po’ più fascista l’Italia. “Tutto finì nel 1983, quando Giovanni Paolo II decise che doveva iniziare l’egemonia di Cl, con poche concessioni ad altri movimenti: quel passaggio che voleva portare un supplemento di muscolarità al posto delle mediazioni, ha invece segnato l’inizio della sterilità della Cattolica che dura da un terzo di secolo. Con un danno al paese incalcolabile. Negli oltre tre decenni che abbiamo alle spalle l’Italia ha assistito a una semina di incultura: risentimenti, pedagogia del disprezzo, denigrazione metodica delle istituzioni, sdoganamento del turpiloquio che è sempre fascista”. Alberto Melloni sulla Repubblica del 4 gennaio partecipando alla campagna, del quotidiano dove scrive, per criminalizzare come fascista chi non “si allinea”, porta il suo sereno, meditato, costruttivo parere su quanto a questa  fascistizzazione della società italiana abbiano contribuito Giovanni Paolo II e Cl, eliminando la Cattolica “fertile”.

#matteostaisereno. “La ricostruzione non mi rappresenta, ho sempre agito per unire”. Sulla Repubblica del 4 gennaio Enrico Letta smentisce una sua cena di intrighi con Emma Bonino contro Matteo Renzi.

Rohuani come la Merkel, Ahmadineyad come the Donald. “Ha messo in atto una politica di austerità”. In una sua fantastica ricostruzione sulla Repubblica del 4 gennaio Vanna Vannuccini fa intendere che Hassan Rouhani è come Angela Merkel mentre Mahmud Ahmadineyad è uguale, sputato a Donald Trump.