Attenta Greta! La crescita economica è la chiave per salvare i pianeta
26 Settembre 2019
“How dare you!” ruggisce Greta con il pianto in gola rivolta alla platea delle Nazioni Unite : come osate? come osate rubarci il futuro? Come osate negare l’evidenza? “Tutto ciò di cui parlate sono i soldi e le storielle sulla crescita economica infinita…mentre i nostri ecosistemi collassano”. “Gli occhi delle generazioni future sono su di voi…e noi oggi siamo qui a marcare una linea”. “Il mondo si sta svegliando, e il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no”.
Greta Thunberg ha l’indiscutibile merito di portare al centro del dibattito pubblico il tema del cambiamento climatico. Ha la forza dirompente di una ragazzina che non vuole compromessi, ma vuole soluzioni. E’ portatrice di un carattere nuovo: quello di una new generation consapevole che vive città irrespirabili, mari pieni di plastica, foreste decapitate e vuole invertire la rotta. Ha la rabbia spavalda dei giovani e quella malinconia adolescenziale che cattura l’immaginario collettivo e crea uno straordinario effetto empatico. Il cambiamento climatico merita questo grado di attenzione perché rappresenta una delle sfide più importanti nella storia dell’umanità. Quindi è un bene che si vada avanti con questo importantissimo lavoro di sensibilizzazione; il cambiamento climatico deve acquistare un ruolo chiave dell’agenda politica internazionale, perché si tratta del nostro futuro.
Tuttavia, nel combattere questa battaglia, dobbiamo stare attenti a non compiere un errore. Non dobbiamo attribuire le colpe del cambiamento climatico alla crescita economica. Non è essa il male da combattere, ma le modalità con cui è stata alimentata fino ad oggi.
Non è certo scaldandoci con la legna che salveremo il pianeta, ma con politiche energetiche che facilitano il passaggio dalle centrali a carbone alla smart-grid; non è facendo il bucato nei ruscelli che smetteremo di inquinare, ma con politiche industriali che favoriscono la produzione di prodotti ad alta riciclabilità ed efficienza; non è viaggiando in carrozza che abbatteremo le emissioni, ma con investimenti in infrastrutture moderne che facilitino l’avvento dei motori puliti e gli spostamenti collettivi ; non è tassando la Coca Cola che salveremo gli oceani, ma facilitando investimenti in ricerca e sviluppo per creare plastiche altamente biodegradabili.
La crescita economica è fondamentale nella lotta al cambiamento climatico. La crescita genera ricchezza e la ricchezza rende possibili gli investimenti in innovazione e tecnologia e da essi deriva il progresso, ed è grazie al progresso che si crea educazione e quindi consapevolezza. E’ in questo circolo virtuoso che va ricercata la chiave per la sostenibilità, non in un ideologico salto indietro o in assurdi paradigmi di decrescita felice.