Bagnasco su larghe intese, “L’ora è urgente. No intoppi e impuntature”
31 Agosto 2013
di redazione
Il Cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, chiede stabilità al premier Letta, in un incontro a margine della Festa democratica del Pd a Genova. "L’ora è talmente urgente che qualunque intoppo o impuntatura, da qualunque parte provenga, resterà scritto a futura memoria", aveva detto il Cardinale nella intervista a Famiglia Cristiana, "Nessuno partito può tirarsi fuori da scelte non rinviabili come l’emergenza lavoro o la legge elettorale, né permettersi di tirare a campare". Come pure, sulla vicenda del voto di decadenza di Berlusconi, Bagnasco ha chiesto di non "personalizzare il conflitto". E ancora "C’è sempre un clima surriscaldato e demagogico, che preferisce all’affronto dei problemi la scorciatoia degli slogan e delle dichiarazioni incendiarie. Insomma, nulla di concreto, capace di invertire la direzione di marcia. E intanto c’è chi ha bisogno del pane". Il lavoro, secondo Bagnasco, è "la prima urgenza da affrontare in Italia", dal lavoro "dipendono tutte le altre". La "disoccupazione cronica di larga parte del mondo giovanile è un dramma umano che non risparmia nessuna famiglia”. Bagnasco guarda ai processi di globalizzazione, deindustrializzazione e di delocalizzazione delle imprese, come ad alcune delle cause della crisi e che necessitano di una "nuova mentalità" per essere "affrontati". Senza lavoro, per Bagnasco, "è impossibile la crescita". Senza equità "Non si crea appartenenza né coesione sociale". Lavoro quindi, per chi deve costruire il proprio futuro.