Bocchino lascia “definitivamente” Bossi: “Bene, aveva esagerato”
29 Aprile 2010
E’ l’ennesimo colpo di scena. Nessuna riunione di gruppo del Pdl alla Camera perché è venuto meno l’oggetto della discussione: Italo Bocchino ha infatti rassegnato le su "dimissioni definitive" dalla carica di vice-presidente vicario del Pdl. Per questo, l’assemblea del gruppo parlamentare che avrebbe dovuto discutere sulla prima lettera di dimissioni dell’esponente finiano e su quella successiva di ritiro delle stesse è stata revocata. "Ha fatto bene. Aveva esagerato", risponde il leader della Lega Nord, Umberto Bossi.
"È evidente il tentativo di Berlusconi in prima persona di arrivare a una epurazione mia per colpire l’area a me vicina". Così Bocchino ha spiegato le sue dimissioni. "Essendoci stata una direttiva personale di Berlusconi – ha aggiunto – ho confermato le mie dimissioni per far comprendere che il nostro è un problema politico e non di posti". È lo stesso esponente finiano a svelare il retroscena. "C’è stata una direttiva di Berlusconi durante Ballarò – ha spiegato ai giornalisti alla Camera – che chiedeva la mia testa. Berlusconi commette un grave errore che è quello di colpire il dissenso, colpire chi è in vista per educarne cento. Ma questo non porterà il partito lontano. Non esiste un solo partito democratico dove possa accadere ciò che è accaduto oggi", prosegue l’ex vicecapogruppo che però rassicura: "Non c’è nessuna idea di dare vita a scissioni nel Pdl. Possono toglierci tutti i posti di responsabilità, ma continueremo a combattere dall’interno".
Il caso-Bocchino è stato la prima conseguenza concreta dello scontro tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini avvenuto la settimana scorsa in direzione nazionale. In un primo tempo il vice-capogruppo aveva annunciato le proprie dimissioni, condizionate però all’elezione di nuovi vertici. Un modo per "contarsi" all’interno del partito.
Ma il capogruppo Fabrizio Cicchitto aveva replicato seccato: se cade il presidente viene meno il vicario, e non il contrario. Poi la convocazione dell’assemblea del gruppo del Pdl, motivata così dallo stesso capogruppo al suo vice: "Caro Italo, alla tua lettera di dimissioni fa seguito una tua nuova lettera (preceduta da pubbliche dichiarazioni non proprio distensive) con cui pretendi semplicisticamente e con motivazioni astruse e non condivisibili di ritirare le tue dimissioni, apparse su tutti i giornali e televisioni con voluto effetto mediatico".
Per il momento non sarebbe prevista la sostituzione di Italo Bocchino. La casella lasciata libera dal delfino di Fini, secondo indiscrezioni, resterà vuota per almeno diverse settimane.