Bonanni ancora sotto attacco: uova e fumogeni contro la sede della Cisl
06 Ottobre 2010
Nuovo agguato alla Cisl dopo l’aggressione al segretario Raffaele Bonanni alla festa del Pd a Torino. Stavolta, al centro del nuovo atto di violenza è Roma. Il sindacato ha denunciato come i muri della sede di via Po stamani siano stati imbrattati da vernice rossa e uova. Non solo: la sede romana è stata oggetto anche di lancio di fumogeni (e di alcuni volantini).
Gli autori del gesto sarebbero un gruppetto non identificato di esponenti di "Action diritti in movimento”, che sul loro sito rivendicano le ragioni della contestazione: la Cisl e la Uil, sostengono, “stanno accettando il ricatto” di Fiat, favorendo “un arretramento sul terreno dei diritti”. E ancora: “Contestiamo la Cisl e la Uil perché questi sindacati fanno parte di quella casta distante dai problemi quotidiani che decide a tavolino sulla pelle delle persone, senza sapere che cosa vuol dire perdere diritti e dignità”.
Immediata la condanna da parte del ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, secondo cui: "E’ ora di reagire con più decisione a una serie di azioni allarmanti, di atti violenti contro cose e persone anche attraverso, quando necessaria, la più ferma repressione degli atti criminosi. Troppa sottovalutazione, troppo perdonismo, anche in settori istituzionali, preparano solo attentati più gravi e l’affievolimento della democrazia. Adesso basta". "La solidarietà del governo alla Cisl è forte e sentita – continua il ministro – è doveroso riconoscere il ruolo svolto da questa organizzazione in tutta la sua storia per produrre l’effettiva promozione dei diritti nel lavoro ed insieme il particolare coraggio che i suoi militanti e quadri hanno dimostrato e dimostrano nel difendere le proprie convinzioni anche nelle più difficili situazioni".
"Si è trattato di un fatto molto grave che si aggiunge ai numerosi attacchi ed aggressioni in corso in questi giorni nei confronti delle sedi sindacali della Cisl", dicono dal sindacato che esorta i suoi iscritti, i militanti e tutta la dirigenza "a non farsi intimidire da questi episodi di puro squadrismo organizzato ed invita il mondo politico ed istituzionale, e tutte le espressioni della società civile, a non dare spazio ai provocatori di ogni genere, prendendo le distanze in maniera netta da chi vuole destabilizzare il paese attraverso questi episodi di squadrismo e di violenta intolleranza nei confronti di una organizzazione sindacale libera e democratica come la Cisl".
In mattinata una analoga aggressione anche nella sede di Merate, in provincia di Lecco, dove un gruppetto di quattro o cinque lavoratori che la Cisl ritiene aderenti alla Fiom-Cgil ha manifestato davanti alla sede locale di via Trento. Il gruppetto è quindi entrato nell’edificio insultando i lavoratori presenti e distribuendo volantini. "Non c’è stata nessuna violenza – afferma il segretario della Cisl di Lecco, Francesco Di Gaetano, che ha effettuato un sopralluogo a Merate con gli agenti della Digos – ma un po’ di panico e preoccupazione tra i nostri lavoratori". Il gruppetto di manifestanti si era staccato dagli altri lavoratori dell’azienda Fomas di Merate, che stamattina hanno manifestato pacificamente davanti ai cancelli della fabbrica. "I fatti di Merate – spiega Di Gaetano – si legano all’assalto di stamattina a Roma alla sede nazionale della Cisl da parte di una ventina di persone. C’è un brutto clima e la tensione si sta alzando troppo. Bisogna abbassare i toni per evitare che queste vicende sfuggano di mano. Da questo punto di vista ben venga che la Cgil locale abbia condannato questi fatti".
La Digos di Roma sta indagando sui filmati delle telecamere di sicurezza posizionate all’ingresso della sede del sindacato. Di recente il segretario nazionale Raffaele Bonanni era stato oggetto di un lancio di fumogeni durante un intervento pubblico alla festa del Pd a Torino. Il 1 ottobre, poi, si era verificato un nuovo raid contro le sedi livornesi della Cisl e di Confindustria.