Caso Englaro. Anche il Dalai Lama si schiera: “Stop cure se non c’è coscienza”
09 Febbraio 2009
di redazione
"Se c’è la possibilità di recuperare la coscienza e le funzioni mentali", bisogna andare avanti "con le cure, »se invece si tratta di mantenere in vita un corpo, allora bisogna fermarsi". Lo ha detto il Dalai Lama – oggi a Roma per ricevere la cittadinanza onoraria – a proposito del caso di Eluana Englaro, in un’intervista al Tg5.
Nel buddismo, "nei casi di male incurabile c’è una pratica che consente l’abbandono della coscienza dal corpo"; negli altri casi, al contrario, anche noi "parliamo di suicidio", ha sottolineato la guida spirituale tibetana.