
Cavusoglu da Blinken, Turchia e Usa riannodano i fili di una difficile collaborazione

19 Gennaio 2023
Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, questa settimana è in visita negli Stati Uniti. Una visita “per discutere questioni relative alla cooperazione militare dei due paesi, tra cui la potenziale vendita di aerei da combattimento F-16 statunitensi alla Turchia e sulla membership del paese nella NATO,” ha scritto nella giornata di ieri Amear.news, agenzia specializzata nel monitoraggio dell’area africa e medio oriente.
Turchia e Usa, la questione degli F16
Cavusoglu ha incontrato il segretario di stato americano Blinken. Una visita importante quella dei turchi a Washington. Ankara chiede agli Usa di accelerare sulla vendita di nuovi aerei da combattimento e sull’aggiornamento degli F-16 già in dotazione, anche se i turchi vogliono avere mani libere sulla espansione della Nato, dunque non legare l’acquisto al ruolo della Alleanza.
“Ci aspettiamo un’approvazione in linea con i nostri interessi strategici comuni”, ha detto Cavusoglu. Pezzi del Congresso Usa però sono scettici sull’affare. Tra Washington e Ankara dalla scorsa estate è attivo un tavolo di lavoro comune per prevenire incomprensioni tra i due Paesi, a cominciare dalla questione dei curdi siriani che hanno combattuto sul terreno contro il Daesh.
Erdogan vuol riavvicinarsi ad Assad
Erdogan spinge per un’operazione di terra nel nord della Siria ma gli Usa sono contrari (idem per i russi presenti sul territorio). Per Ankara, una operazione del genere significherebbe anche riavvicinarsi al regime di Assad, con la benedizione di Mosca e Teheran. Gli Usa sono guardinghi, tanto più che anni fa Erdogan ha acquistato dai russi il sistema di difesa missilistico S-400.
La Turchia deve anche fare i conti con la opposizione delle Grecia, altro Paese Nato, che si oppone alla fornitura di F-16. La disputa tra Ankara e Atene nel Mediterraneo Orientale ha fatto salire la tensione tra i due Paesi negli ultimi mesi. Gli Usa hanno fornito alla Grecia armamenti che Atene ha dispiegato sulle isole in prossimità della Turchia. Infine, la Turchia intende far pesare il suo ruolo e la presenza nella Nato dopo l’allargamento della Alleanza a Svezia e Finlandia.
Grecia, Svezia e Finlandia: i nodi Nato
Cavusoglu ha definito “assurda” la decisione con cui un pm di Stoccolma ha deciso di non procedere nei confronti degli organizzatori di una recente manifestazione di sostegno ai separatisti curdi del Pkk. Sulla questione c’è un protocollo di intesa firmato da Turchia, Svezia e Finlandia lo scorso Giugno a Madrid. I nuovi membri della Alleanza avevano promesso di vietare manifestazioni e raccolte fondi a sostegno del Pkk e di estradare esponenti della organizzazione curda in Turchia.