Cei, un dovere morale denunciare casi pedofilia
29 Marzo 2014
di redazione
La CEI, Conferenza Episcopale Italia, ha reso note le “Linee guida per i casi di abuso sessuale nei confronti di minori da parte di chierici”. Il documento era stato approvato dal Consiglio episcopale permanente nel mese di gennaio 2014. In materia di pedofilia, l’organo dei vescovi italiani scrive che “Nell’ordinamento italiano il vescovo, non rivestendo la qualifica di pubblico ufficiale né di incaricato di pubblico servizio, non ha l’obbligo giuridico – salvo il dovere morale di contribuire al bene comune – di denunciare all’autorità giudiziaria statuale le notizie che abbia ricevuto in merito ai fatti illeciti oggetto delle presenti Linee guida”. Sulla stampa nei mesi scorsi e ancora adesso si legge di presunte frizioni tra Papa Francesco e la CEI sul documento, ma in realtà, proprio leggendo l’inciso, si comprende come, non essendo il prete un poliziotto, ha in ogni caso un "dovere morale" di denunciare i casi di pedofilia alle autorità giudiziarie.