
Che orrore le mamme eterosessuali! (di E.Roccella)

06 Maggio 2021
Va segnalato, perché ricco di umorismo involontario, ma anche di volontà di screditare chi la pensa diversamente, l’articolo di Elena Tebano sul Corriere online (La 27°ora).
Con grande fatica le femministe della differenza sono riuscite ad avere finalmente un po’ di ascolto sull’omotransfobia, e già la Tebano dice che l’opposizione di Arcilesbica e delle associazioni femministe al ddl Zan è “un luogo comune” da sfatare.
Poi comincia l’operazione fango. Chi sono queste signore? Delle poverette residuali, oppure delle privilegiate, giornaliste o registe. Arcilesbica è” isolata” nel mondo Lgbt (certo, ma lo è proprio perché è contro l’utero in affitto e il ddl Zan), e le femministe radicali sono orribili Terf (cioè femministe trans escludenti) “alleate con il mondo del cattolicesimo di destra”, e quindi delegittimate.
In realtà non c’è alleanza, ma solo convergenza di obiettivi, che è tutt’altra cosa. Ma il meglio viene dopo.
Come è nato questo femminismo brutto e cattivo? Secondo la Tebano è nato in Gran Bretagna dalla “rete delle mamme”, un network che si occupava di “come scrostare la lavastoviglie” (alla lavastoviglie della Tebano evidentemente ci pensa la colf) ed era fatto, udite udite, da mamme bianche, snob ma soprattutto, ed è l’accusa più grave, “eterosessuali”.
La Tebano, nella sua ansia di buttare fango sulla maternità, nemmeno si ricorda che per fare un figlio l’eterosessualità è ancora un requisito essenziale. Ma la biologia, si sa, è un luogo comune da sfatare.