Chiesa. E’ iniziato oggi il Forum interreligioso tra musulmani e cattolici

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Chiesa. E’ iniziato oggi il Forum interreligioso tra musulmani e cattolici

04 Novembre 2008

Un minuto di raccoglimento per pregare, ciascuno a modo suo, sul successo dell’incontro. Questo è stato il modo scelto per inaugurare il Forum interreligioso tra cristiani e musulmani organizzato dal Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso e da esponenti di rilievo dell’ islam.

L’evento dà seguito alla lettera rivolta da 138 intellettuali musulmani al Papa e ad altri capi religiosi per incoraggiare il dialogo interreligioso, in particolare, in seguito alle polemiche nate dalle dichiarazioni del Santo Padre di due anni fa a Ratisbona che suscitarono grande sdegno nel mondo musulmano.

“Le affermazioni del Papa hanno aperto dei cantieri che bisogna esplorare e sfruttare positivamente per costruire dei ponti e impegnarci insieme nel contributo comune alle questioni sociali, culturali ed economiche del nostro tempo”. È quanto afferma Tariq Ramadan, il controverso intellettuale svizzero e accademico d’islamismo, in un articolo su Le Monde, che si dice convinto che “l’intervento di Benedetto XVI a Ratisbona avrà, a lungo termine, delle conseguenze più positive che negative”.

“Il Forum è evento che rappresenta un capitolo nuovo in una lunga storia di dialogo tra mondo cattolico e mondo musulmano”, ha tenuto a sottolineare nei giorni scorsi il cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, in un’intervista al quotidiano cattolico La Croix.

Per tre giorni al seminario parteciperanno, per ciascuna parte, 29 persone tra esperti, autorità religiose e consiglieri. Tra questi, card. Jean Louis Tauran e l’arcivescovo Pier Luigi Celata, il segretario della Congregazione per la dottrina della fede, arcivescovo Luis Ladaria Ferrer e, da parte musulmana, l’islamista Seyyed Hossein Nasr, il presidente dell’associazione dei musulmani italiani, Ahmad Giampiero Vincenzo e l’ imam Yahya Sergio Pallavicini.

La conferenza, il cui tema è “Amore di Dio, amore del prossimo”,  sarà sviluppata secondo due linee di approfondimento: il primo giorno sarà dedicato ai “fondamenti teologici e spirituali”, mentre il secondo sarà centrato su “dignità della persona umana e mutuo rispetto”. Nel terzo giorno, giovedì 6 novembre, i partecipanti saranno ricevuti in udienza dal Papa e, nel pomeriggio, sarà resa pubblica una Dichiarazione comune. Ogni giornata di lavori sarà aperta da due relazioni: una da parte della delegazione cattolica e l’altra dalla delegazione musulmana. Alla fine della giornata, le relazioni serviranno come base per i successivi dibattiti.

Questa mattina, dopo il discorso introduttorio dei leader delle delegazioni il card. Tauran e Mufti Mustafa Ceric, alcuni studiosi del mondo religioso hanno confrontato il modo in cui le proprie fedi intendono il concetto dell’amore di Dio. Nonostante la cerimonia si sia svolta a porte chiuse, un delegato ha confermato che “l’ambiente nella conferenza è eccezionalmente cordiale”.  

Tra i presenti c’è anche Amina Rasul, rappresentante del Consiglio filippino per l’Islam e la Democrazia (PCID), che presenterà al Pontefice una richiesta “per portare la pace nella regione di Mindanao”. L’area, dove convivono cattolici e musulmani, da oltre trent’anni è stata colpita da continui conflitti religiosi. Negli ultimi due mesi oltre 100 persone sono state uccise e almeno 600mila sono state costrette ad abbandonare le proprie case a causa del conflitto tra il Moro Islamic Liberation Front (MILF) e l’esercito governativo.