Chiesa. Il Papa ammonisce: “Senza Dio troppe assurdità della storia”
27 Settembre 2009
di redazione
Gli uomini, quando escludono Dio dal loro orizzonte, possono giungere a quelle "assurdità della storia", che l’esperienza del passato ha già dimostrato. Papa Benedetto XVI, nella messa celebrata stamani nella grande spianata dell’aeroporto di Brno in Moravia, parla del passato, di quel comunismo sepolto 20 anni fa con la Rivoluzione di Velluto nella Repubblica Ceca. Guarda però anche al futuro e ammonisce che il progresso della scienza e dell’economia, senza una dimensione di fede, può essere "ambiguo" e recare danni. Ad ascoltarlo, sotto il cielo limpido di una giornata settembrina, 100-120 mila persone, forse 150 mila, secondo fonti cattoliche.
Una moltitudine, per una nazione che detiene il primato del più elevato ateismo d’Europa (il 66% dei suoi cittadini dichiara di non credere in Dio) e che si rifiuta con ostinazione di restituire i beni della Chiesa sequestrati in epoca comunista e di firmare un concordato con il Vaticano. È vero che la Moravia è la parte più cattolica della Repubblica Ceca; è vero che ai fedeli locali si sono aggiunti pellegrini provenienti dalle vicine Polonia, Austria, Germania, Slovacchia. Tuttavia il rito liturgico, il momento di massa della visita di tre giorni di Benedetto XVI in queste terre nel cuore dell’Europa, ha intensità e passione. Molti devoti indossano abiti tradizionali cechi e moravi e in tanti sventolano le bandiere del Vaticano.
Quando il Papa è arrivato, le campane del vicino castello gotico di Spilberk hanno suonato a festa. Sul palco dell’altare, in suo omaggio è stata collocata la preziosa statua della Vergine Maria di Turany, che secondo la leggenda fu portata sul territorio della Grande Moravia dagli apostoli slavi Cirillo e Metodio, evangelizzatori dell’Europa orientale nel IX secolo. Al popolo cattolico della Moravia e più in generale della Repubblica Ceca, si è indirizzato il Papa, chiedendo una riscossa.
"L’esperienza della storia – ha scandito durante la messa- mostra a quali assurdità giunge l’uomo quando esclude Dio dall’orizzonte della sue scelte e delle sue azioni e come non è facile costruire una società ispirata ai valori del bene, della giustizia e della fraternità, perchè l’essere umano è libero e la sua libertà permane fragile". Quanto all’attuale progresso economico e scientifico, in cui la giovane nazione post comunista crede con fiducia, esso – ha ammonito Benedetto XVI – "è ambiguo: apre possibilità di bene insieme a prospettive negative".
"Gli sviluppi tecnici e il miglioramento delle strutture sociali sono importanti e certamente necessari – ha ammesso – ma non bastano a garantire il benessere morale della società. L’uomo – ha ammonito con forza Ratzinger – ha bisogno di essere liberato dalle oppressioni materiali, ma deve essere salvato, e più profondamente, dai mali che affliggono lo spirito. E chi può salvarlo?", si è chiesto, esortando i cechi, nell’Angelus delle 12:00, a riscoprire la venerazione mariana e le tradizioni spirituali dei loro antenati.
Dopo la messa, il Papa è ripartito per Praga, dove nel pomeriggio avrà un incontro ecumenico con le altre chiese cristiane e pronuncerà un discorso al mondo accademico e della cultura. Benedetto XVI è il primo pontefice romano a visitare la diocesi di Brno in Moravia dalla sua fondazione nel 1777.