Come Putin conquisterà Latino America
06 Luglio 2013
La Russia continua a lavorare velocemente per il suo definitivo ritorno sullo scacchiere internazionale. In questo suo progetto ambizioso, l’emisfero Occidentale occupa un posto centrale per i politici russi. È da un po’ di anni che Mosca mostra un interesse particolare verso i governi di sinistra del Sud America.
Secondo il Presidente Putin, la zona offre un immenso potenziale, non soltanto sul piano politico, ma soprattutto su quello economico e militare. Dal punto di vista politico, le relazioni strette con l’America Latina, garantiscono alla Russia un leveraggio importante per contrastare ed eventualmente spezzare l’egemonia statunitense sull’America Latina.
I politici russi promettono di stringere alleanze con il Centro e Sud America sul modello USA – Europa e di "accerchiare" gli interessi di Washington nella zona. Il Cremlino si sta impegnando seriamente per ottenere una "ragionevole obbedienza" dell’America Latina, e soprattutto dei paesi del blocco ALBA. L’Alleanza Bolivariana delle Americhe, è un blocco politico anti-americano che è stato fortemente voluto dall’ex presidente Venezuelano Ugo Chavez, che consiste di 8 paesi del Centro e del Sud America, tra cui Ecuador, Nicaragua, Cuba, Venezuela, Dominica ecc…
In cambio della loro subordinazione politica, Putin sta garantendo loro un appoggio importante per difendere i loro interessi regionali presso l’ONU. Quest’ultimo, rappresenta un aspetto importante per l’intera America Latina, la quale, non ha mai avuto un peso politico rilevante presso le Nazioni Unite.
Sembra che questa nuova alleanza si basi sugli interessi reciproci, ma è difficile prevedere se potrà durare nel tempo.
Tuttavia, il governo russo e il partito di Putin in generale, appaiono molto soddisfatti. Si ritiene che questo nuovo partenariato possa aprire le porte alla presenza russa nell’emisfero occidentale. Inoltre, c’è una spinta importante all’interno della politica russa, per poter portare la forza militare ai Caraibi in risposta alla presenza delle basi militari americane alle porte della Federazione Russia.
Come si evince dai fatti recenti, La Russia ha accelerato significativamente i suoi piani anti-USA. La corsa del Cremlino, verso la creazione del "mondo bipolare" e sempre più evidente. Mosca ha già un forte appoggio politico Cinese e controlla completamente quasi tutti i paesi dell’Asia Centrale. Inoltre, Putin crede fermamente nella creazione dell’Unione Eurasiatica e spera che essa insieme alla già operativa SCO (Shangai Cooperation Organization) restituisca alla Russia un ruolo importante nel mondo.
La sua espansione politica verso i paesi dell’America Latina, rappresenta l’ultimo pezzo del puzzle, che va verso la creazione di un cerchio nuovo. Un cerchio delle alleanze "sotto l’egida di Mosca" che lavorerà esclusivamente verso il contenimento e l’indebolimento dell’egemonia Americana.
A differenza dei solidi contatti tra il Cremlino e i suoi storici alleati del continente Eurasiatico, il partenariato Russia-America Latina non è ancora molto affidabile.
Inoltre, bisogna sottolineare che, le relazioni USA – Europa si basano su valori condivisi e non sono suscettibili ai cambi di governo, mentre le relazioni che Cremlino ha costruito con l’America Latina risentono fortemente dell’identità dei rispettivi governi. Non è ancora chiaro se le alleanze appena costruite saranno in grado di durare nel tempo e di rimanere invariate anche nel caso di cambiamenti politici.