Conti allo sfascio, peggio solo l’Ungheria

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Conti allo sfascio, peggio solo l’Ungheria

Conti allo sfascio, peggio solo l’Ungheria

22 Ottobre 2007

Non siamo ultimi in classifica, ma poco ci manca. Con un rapporto deficit/pil pari al 4,4% il nostro paese si colloca al penultimo posto nei 27 Paesi europei, dietro solo all’Ungheria (-9,2%).

Quanto a debito pubblico siamo al primo posto con 106,8%, distanti dai due paesi che seguono, la Grecia (95,3%) e il Belgio (88,2%).

E la spesa pubblica? Lo scorso anno ha continuato la corsa, raggiungendo livelli record: il rapporto spesa-pil è salito al 50,1%, dal 48,3% del 2005 e dal 47,7% del 2004. Nella zona euro solo la Francia nel 2006 ha fatto registrare una spesa più elevata (53,4%), presentando però una situazione complessiva dei conti pubblici nettamente migliore, con un deficit già sotto il 3% (2,5%) e un debito pubblico al 64,2%.

A confermare il cattivo andamento dei conti pubblici è l’Eurostat, che ha convalidato i dati notificati dal Governo italiano relativo al 2006, quindi noti da tempo. Il bilancio italiano era infatti stato già bacchettato dall’Ue (basti ricordare l’esclusione dalle entrate di una voce riguardante le Ferrovie dello Stato e la bocciatura dell’Iva più elevata per le auto con relativi rimborsi). Complessivamente, nel 2006 sono 21 i paesi che hanno registrato un miglioramento del bilancio pubblico cinque segnano un peggioramento, tra cui l’Italia. Solo uno, la Danimarca, è rimasto invariato.

I record italiani riguardano sia il rapporto deficit/Pil abbiamo raggiunto il record di 4,4% – contro il Portogallo, 3,8%, e Grecia e Francia con il 2,5% – sia il debito pubblico, che l’anno scorso si è assestato al 106,8 per cento: il più alto della zona euro ma anche dell’Ue a 27. Segue la Grecia con il 95,3 per cento e il Belgio con l’88,2 per cento. Il Paese più virtuoso della zona euro è la Finlandia, che ha chiuso il 2006 con un saldo pubblico in attivo del 3,8 per cento, mentre per il debito pubblico il record spetta al Lussemburgo con il 6,6 per cento.