Cordone ombelicale, business milionario
08 Luglio 2011
Caro Direttore, mi ha fatto piacere vedere che il Suo giornale abbia dato risalto alle opinioni espresse nei giorni scorsi da uno dei massimi esperti mondiali di cellule staminali, il professor Irving Weissman. E sono stata ancor più felice nel constatare come ancora una volta le evidenze scientifiche confermino che la linea scelta da questo Governo in materia, in concordia con le Regioni, è a favore delle famiglie e in tutela della salute. Oltre a modificare le scelte dell’ultimo Governo Prodi, che voleva introdurre la conservazione autologa (cioè per sé) del cordone ombelicale e le biobanche private, recentemente abbiamo anche concluso l’iter legislativo in materia, dando attuazione alle direttive europee che considerano le staminali del sangue cordonale ombelicale come le altre cellule e tessuti utilizzati nella prassi clinica.
A conferma dell’attenzione che vogliamo dedicare a questo Importante ambito della biomedicina, abbiamo disposto lo stanziamento di 10 milioni di euro alle Regioni per consolidare e potenziare la rete pubbllca delle biobanche delle staminali del sangue cordonale. Soltanto la donazione del cordone da parte delle mamme, fatta nei nostri centri pubblici, infatti, può rappresentare un’opportunità per tutti: le società scientifiche del settore sono concordi nel dire che l’utilizzo di cellule autologhe del sangue cordonale – pubblicizzato dalle strutture private come una sorta di assicurazione sulla salute futura dei propri figli e trasformatosi all’estero in un business da milioni di euro – non ha alcuna applicazione clinica, tranne in casi particolari che sono comunque previsti dalla normativa vigente, mentre il rischio è quello di confondere l’ideologia scientista con quella che è la scienza.
Tratto da la Stampa del 24 febbraio 2010
*sottosegretario alla Salute