Corsa al rallenty per il nucleare, ma qualcosa si muove

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Corsa al rallenty per il nucleare, ma qualcosa si muove

29 Giugno 2010

Dopo la pronuncia della Consulta che conferma la legittimità della delega data al Governo per disciplinare il ritorno in Italia del nucleare, si attende ancora un cambiamento di marcia a Palazzo Chigi. La nomina del nuovo Ministro dello sviluppo economico dovrebbe essere propedeutico alla stesura della Strategia nucleare, ma tarda ad arrivare. Così come non sono state approvate le nomine dei membri dell’Agenzia per la Sicurezza Nucleare, autorità su cui si incardina il progetto dell’atomo.

Altri segnali che giungono dal Consiglio dei ministri tenutosi giovedì scorso ci paiono suggerire che qualcosa si stia comunque movendo.

Si attende, infatti, in questi giorni la pubblicazione in gazzetta ufficiale di un decreto legge che reca importanti novità nel settore energetico.

Per quanto riguarda specificatamente il nucleare, sarà corretta la legge energia (l. 99/09) per introdurre una norma sul conflitto di interesse dei componenti dell’Agenzia per la Sicurezza Nucleare. Questi dovranno dimostrare di non aver assunto incarichi tali da pregiudicare la propria indipendenza nell’esercizio delle proprie funzioni.

Altre novità riguardano il settore elettrico più in generale. Sono state sanate le norme dichiarate incostituzionali il 9 giugno scorso, che prevedono la possibilità di nominare per le opere più urgenti commissari straordinari che curino lo svolgimento dell’iter autorizzativo nel rispetto dei termini di legge in tempi più brevi, decisi dal commissario stesso alla luce dell’indifferibilità dell’opera stessa.

La Corte costituzionale ha descritto come illogica la previsione che poneva come requisito per l’individuazione degli interventi urgenti il ricorso a capitali privati. Il legislatore ha conseguentemente recepito le puntualizzazioni della Consulta prevedendo che le opere che abbisognano di un iter accelerato possono eventualmente essere realizzate con capitale privato purché ne venga garantita la certezza e l’affidabilità. Sono poi stati rafforzati i poteri delle regioni che devono rilasciare l’intesa per l’individuazione delle opere e la nomina dei commissari.

Proprio la sentenza relativa ai commissari aveva gettato nella confusione molti commentatori, che credevano si riferisse alle norme sul nucleare.

Che la corsia preferenziale per l’autorizzazione delle opere urgenti possa essere un giorno utilizzata anche per gli impianti nucleari è solo un’ipotesi; ed oggi le correzioni apportate al testo ne garantiscono la legittimità costituzionale.

Ultima novità dal Consiglio dei ministri l’approvazione in via definitiva del decreto correttivo del cosiddetto Codice ambiente. Il testo proposto oltre un mese fa prevedeva una significativa revisione delle norme sulla Valutazione Ambientale Strategica, cui saranno soggetti la Strategia nucleare del Governo e i Parametri per la localizzazione dei siti nucleari. Le modifiche normative rendevano vincolante il parere del Ministro dell’ambiente, tanto da fare di quest’ultimo il vero redattore del documento programmatico. Si parla in queste ore di una probabile correzione del testo che restituirebbe al Governo nella sua forma collegiale la competenza a definire la strategia nucleare.

Raddrizzando il tiro si farebbe salva l’esigenza di contemperare tutti gli interessi in gioco e si darebbe più coesione ad un progetto la cui realizzazione è responsabilità dell’intera compagine governativa.