Cresce la passione per il calcio palustre
24 Luglio 2008
Se siete dei puristi del calcio e pensate che a pallone si possa giocare solo su rasatissimi e curati prati verdi, allora questo non è lo sport che fa per voi. Se, invece, amate le stravaganze da ogni parte del globo, le novità non mancano mai e questa è certamente curiosa. Si chiama “Swamp soccer” (letteralmente “calcio palustre”) e proprio di calcio si tratta, ma giocato in mezzo al fango.
In realtà non è un fenomeno nuovo almeno tra i finlandesi, visto che lo sport esiste già dal 1988. L’idea è nata da un gruppo di sciatori nella piccola città di Hyrynsalmi per allenare i muscoli delle gambe anche durante l’estate.
La bizzarra pratica sportiva, quindi, ha fatto proseliti al punto che a fine giugno, dal 20 al 22, si sono svolti i campionati mondiali nel paesino di Stachur in Scozia, torneo a cui hanno partecipato ben quaranta le squadre.
Diverse le regole rispetto al calcio tradizionale: elemento basilare è infatti che il terreno di gioco sia ricoperto da almeno
Sport duro si diceva ma con i suoi piccoli confort da fine gara: belli imbrattati da capo a piedi, appena terminata la partita, ci si può lavare e ristorare il corpo facendo un bagno nel laghetto adiacente allo stadio o usufruire di una delle tante saune messe a disposizione a bordo campo.
In più, come ogni sport che si rispetti, nutre appassionati e praticanti sia uomini che donne. Una delle veterane è Tuula Brocke che considera il giocare a pallone nel pantano equivalente a trovarsi in un film al rallentatore, che si interrompe tutte le volte che un giocatore affonda nella melma. Tra ruzzolamenti, colpi non proprio “puliti” da fuori classe e spostamenti anche a gattoni, la passione e il divertimento si alimenta tra questi stravaganti e decisi atleti.