Da Gioni una mostra sulla tradizione mnemotecnica rinascimentale
30 Ottobre 2012
di Carlo Zasio
Massimiliano Gioni si ispira alla tradizione mnemotecnica rinascimentale, che ebbe i suoi pilastri in Raimondo Lullo, Giulio Camillo e Giordano Bruno, e propone una Biennale che già nel titolo “Il Palazzo Enciclopedico” fa capire il suo intento.
Il nome è un richiamo esplicito all’utopia dell’artista italo americano Marino Auriti, che nel 1955 brevettò negli Stati Uniti il progetto di un museo di 136 piani per 700 piani d’altezza, una visione onirica ispirandosi alla quale il più giovane curatore di sempre – Gioni non avrà ancora 40 anni quando la 55 esima Biennale inaugurerà il prossimo primo giugno – costruirà una sorta di Wunderkammer con opere d’arte del presente e oggetti, reperti del Novecento con cui le opere dialogheranno.
La Biennale attualizzerà il sogno di questo luogo ideale dove raccogliere schegge e frammenti della contemporaneità, analizzando i tentativi, spesso affascinanti quanto impossibili, di catalogare e strutturare la conoscenza.
Del resto, l’Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia è l’unica iniziativa in grado di narrare “il ruolo dell’arte contemporanea come messaggera del presente e della ricchezza culturale di ogni Paese”, come ha riconosciuto il Presidente della prestigiosa istituzione culturale Paolo Baratta. Negli intenti di Gioni, il Palazzo Enciclopedico sarà incentrato, con un richiamo all’antropologia visuale di Hans Belting, su di “una riflessione sui modi in cui le immagini sono oggi utilizzate per dare forma alla nostra esperienza nel mondo”.
Circa 14 milioni di euro sarà il budget disponibile, mentre sono 88 i Paesi finora presenti con un proprio padiglione, tra cui come new entry Bahamas, Bahrain, Kosovo, Kuwait, Maldive, Costa d’Avoria, Nigeria, Paraguay e il tanto atteso Vaticano con circa 450 mq nella parte bassa della Sala d’Armi dell’Arsenale in cui un gruppo di artisti si impegnerà nell’interpretare i primi 11 capitoli della Genesi. Una partecipazione alla quale monsignor Ravasi lavorava sin dal 2007 e sulla quale vi sono molte aspettative.