Da New York a Berlino, il Capodanno di chi odia l’Occidente

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Da New York a Berlino, il Capodanno di chi odia l’Occidente

Da New York a Berlino, il Capodanno di chi odia l’Occidente

02 Gennaio 2023

Occidente quanto ti odio. Da New York a Berlino forse è il caso di riavvolgere il nastro di quest’ultimo Capodanno. A Times Square, un diciannovenne armato di machete si è avventato su tre poliziotti, ferendone due, prima di essere ferito a una spalla e fermato dagli agenti. Tra scene di panico e il generale fuggifuggi tra le strade limitrofe.

Sempre nella notte di San Silvestro, a Berlino e in altre città tedesche, polizia e vigili del fuoco hanno subito diversi attacchi, anche a colpi di petardi. Mentre facevano il loro lavoro, cioè spegnere roghi. Una autoambulanza è stata presa d’assalto, macchine sono state bruciate, la polizia ha dovuto contenere dozzine di persone fuori di testa.

Non sono solo “facinorosi”

A Berlino ci sono stati 4mila interventi tra Polizia e Vigili del fuoco. Questi ultimi hanno documentato quasi quaranta attacchi durante i loro interventi e 15 feriti. La polizia ha riferito invece di una ventina di agenti feriti. Notizie simili anche dalle principali città olandesi, dozzine di arresti di gente che usava petardi come una specie di arma offensiva. Semplici facinorosi?

Non sembra, perlomeno ad approfondire le storie che arrivano dalle due sponde dell’Atlantico. A Times Square per tutta la giornata di ieri si è continuato a parlare del 19enne col machete. Finché adesso si scopre, notizia rilanciata dalla Cnn, che il giovane assalitore sognava di unirsi ai Talebani in Afghanistan. A Berlino guardando meglio i filmati, sembra che i ‘facinorosi’ siano stati spesso e volentieri giovani stranieri maschi.

C’è un problema di integrazione in Occidente

Si può ricordare la notte di Colonia del 2015, un 31 dicembre finito con centinaia di molestie sessuali. L’anno scorso a Milano furono fermati altri stranieri accusati di aggressioni a sfondo sessuale. Per non dire delle scene di violenza e dei riot con auto bruciate e una giovane vittima durante la notte della finale dei Mondiali tra le città francesi e Bruxelles.

Forse qualcuno a livello politico, a New York come a Berlino dovrebbe ammettere che abbiamo un problema di integrazione. Non è normale che giovani come quello di Times Square, convertito all’islam, se ne vada in giro armato di machete assaltando poliziotti. Neppure le scene viste a Berlino sono normali. Ancora meno che le autorità del governo tedesco riducano il tutto al problema del divieto dei botti di Capodanno.

Tacere su questi eventi, sottovalutare il problema della mancata integrazione e dell’odio che periodicamente esplode contro simboli e divise dei Paesi in Occidente rischia solo di continuare a promuoverlo.