Dalla parte di chi ogni giorno difende la nostra sicurezza
18 Aprile 2014
È un film già visto in passato, eppure lascia ogni volta l’amaro in bocca. Copione ed interpreti, sempre gli stessi: da un lato drappelli di violenti che mettono a ferro e fuoco le città, creano paura e scompiglio tra i cittadini inermi; dall’altro, donne e uomini in divisa, impegnati a garantire l’ordine e la nostra sicurezza, operando in condizioni complicatissime, con un occhio vigile sul procedere delle manifestazioni e con l’altro attento a cercare riparo dal lancio delle immancabili bombe carta.
Anche sabato scorso, per le strade di Roma, la solita guerriglia ha finito per oscurare le ragioni dei tanti manifestanti pacifici che si mobilitavano per il diritto ad avere una casa. Ancora una volta, si è finito col dipingere i teppisti alla stregua di poveri angioletti rimasti impigliati nelle maglie brutali della repressione poliziesca. Fanno purtroppo meno notizia, quasi fossero un dato scontato, gli agenti rimasti feriti, alcuni anche gravemente, nel corso degli incidenti.
Sia chiaro, non può essere in alcun modo giustificato il comportamento di coloro che hanno abusato del proprio potere, e per questo rivolgiamo un plauso ai vertici della polizia che hanno promesso sanzioni immediate e severe nei confronti di quanti si sono resi responsabili di eccessi contro i manifestanti. Ma gli errori dei singoli non autorizzano a mettere in dubbio la reputazione delle forze dell’ordine che quotidianamente, con impegno e sacrificio, rendono più sicure le nostre città. A quelle donne e uomini in divisa, sbeffeggiati, insultati, denigrati da chi non ha neppure il coraggio di camminare a volto scoperto, rinnoviamo sostegno e solidarietà. Ci troveranno sempre dalla loro parte.