Dalli alle “Sentinelle”: è omofobia anche protestare in silenzio

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Dalli alle “Sentinelle”: è omofobia anche protestare in silenzio

20 Gennaio 2014

Sabato scorso a Firenze si sono svolte due manifestazioni contemporanee sulla legge contro l’omofobia. Una, assai tranquilla, indetta dalle “Sentinelle”, gruppi di dimostranti che  stanno rigorosamente in silenzio, in piedi. L’altra indetta invece dalle associazioni gay, che protestavano contro le stesse Sentinelle, al grido di “rompiamo il silenzio”.

Con la nuova legge Scalfarotto ora in discussione al Senato, non si potrà più parlare, ma già adesso non si può nemmeno stare zitti: anche manifestare nel più assoluto silenzio è considerata evidentemente un’intollerabile  provocazione omofobica.

Ma è il commento che abbiamo letto sulla cronaca locale di Repubblica che fa capire, meglio di ogni nostra considerazione, come stanno le cose: per il quotidiano, le Sentinelle ribadiscono “la posizione integralista (sic) secondo la quale una famiglia può essere costituita solo da un padre, una madre e i figli”. La posizione assunta cioè da chi ha scritto la Costituzione italiana: tutti, da Togliatti in giù, noti integralisti.