Dedicato a tutti i burocrati, specie quelli degli Ordini dei giornalisti
25 Luglio 2011
Per rinnovare l’iscrizione all’Ordine Regionale di Liguria dell’Ordine Nazionale dei giornalisti, mi è stato chiesto di compilare l’elenco degli articoli pubblicati negli ultimi tre anni e le testate che li hanno pubblicati. Per un grafomane come me, significa la perdita di un intero pomeriggio. Pigrizia a parte, tuttavia, la richiesta mi è parsa sconcertante: persino l’Ordine dei Giornalisti assume a modello il vecchio stato borbonico, coi suoi timbri, le sue carte bollate, le inutili perdite di tempo! Neppure per i professionisti dell’informazione sembra valere la legge sull’autocertificazione: sarebbe inconcepibile per loro se, per rinnovare l’iscrizione, il socio si limitasse a dichiarare di aver scritto un numero di articoli pari o superiore a quello indicato dall’Ordine e per quali periodici. Probabilmente si sentirebbero poco valorizzati rispetto agli impiegati delle varie amministrazioni pubbliche che non accettano l’autocertificazione neppure con la pistola puntata sul naso.