Della Valle investe in Unicredit? E’ il copione di un film già visto

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Della Valle investe in Unicredit? E’ il copione di un film già visto

04 Ottobre 2012

La notizia che Diego Della Valle acquisti 15,25 milioni di azioni di Unicredit (si tratta dello 0,26 per cento del capitale) ha su di me l’effetto di una madeleine proustiana, un senso di cose antiche già ben degustate, sensazione ancor più ravvivata dal fatto che nella grande banca di piazza Cordusio il nostro incontra un antico compagno di merende-Bnl come Franco Caltagirone. La memoria corre immediatamente ai fasti della Banca nazionale del lavoro dalla quale Della Valle uscì vendendo le sue quote a Paribas e realizzando una plusvalenza di 250 milioni di euro.

Allora si parlò di internazionalizzazione della finanza italiana, di concorrenza che avrebbe fatto bene al sistema, si maledisse come stregone di Alvito il povero Antonio Fazio. Poi la nuova Bnl-Paribas in verità non mancò di avere un rilevante ruolo nel difendere la Francia nel momento delle difficoltà degli istituti d’Oltralpe incagliati nelle vicende del debito dello Stato greco (alla faccia degli interessi italiani) e fu, poi, in prima fila nel cedere titoli del nostro Stato. Ma che cosa ci volete fare: è il mercato bellezza! Alla faccia degli stregoni.

Chissà se si preparano nuove fantastiche plusvalenze per il noto industriale del made in Italy, grande fustigatore della Fiat. Chissà se la strada per queste plusvalenze passerà dal trasferimento della sede di Unicredit da Milano a Monaco di Baviera. Siamo comunque rassicurati dal fatto che qualsiasi cosa avverrà, sarà sotto le limpide insegne del libero mercato.

Tratto da Tempi