Dire che Al Qaeda è stata sconfitta è solo una bestemmia

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Dire che Al Qaeda è stata sconfitta è solo una bestemmia

26 Febbraio 2010

Ma che “roba” sniffa Fareed Zakaria? Il suo articolo sulla “sconfitta di Al Qaida” segnala uno stato di alterazione nella percezione della realtà da far invidia ad un Allen Ginsberg in preda ai più forti coktail di funghi messicani e Lsd. Si prenda questo suo articolo, lo si incornici, e lo si riproduca in tutte le scuole del mondo come esempio di menzogna, malafede, falsificazione della realtà, demenza.

E’ difficile scegliere quale falsità sia più falsa, tra le affermazioni che sciorina. A caso: “Non si ravvisa più il rischio che una grande nazione cada in preda all’ideologia jihadista. Nella maggior parte delle nazioni musulmane, i governanti sono riusciti a stabilizzare i regimi e il tessuto sociale, isolando gli estremisti. Se non si è vista la nascita di governi liberali e democratici, tuttavia sono emerse forze moderne, inclini alla laicità, a raccogliere ampi consensi nel mondo musulmano”.

Qualcuno avvisi Zakaria che l’Iran è una nazione musulmana, che detiene la leadership tra le nazioni jhadiste e che come sostiene il democratico vicepresidente Usa Biden: "con al Qaida fa il doppio gioco, finge di combatterla, invece la favorisce". Qualcuno gli chieda chi diavolo sono le “forze moderne inclini alla laicità” emerse dopo il 2001: allude forse al governo dello Yemen, che contratta con al Qaida le proprie linee guida? O a quello dei Tribunali Islamici  somali? O al Pakistan, i cui Servizi che continuano a sostenere al Qaida.

O a quell’Arabia Saudita di cui Zakaria è innamorato per il fervore antiterrorista dimostrato che ha permesso che ben 2.500 sauditi (fonti ufficiali usa) siano andati in Iraq o in giorno per il mondo a farsi saltare in aria come martiri. O il governo algerino che islamizza ogni anno di più il paese e che vede crescere in misura esponenziale “Al Qaida del Maghreb” (ma Zakaria sa leggere i giornali?) che fa 2-300 vittime l’anno e che ormai è ben radicato anche in Mauritania e Mali?

Volete un’ altra chicca di concentrato di falsità politically correct del Zakaria pensiero? Eccovela: “L’università Al-Azhar del Cairo, la più antica e prestigiosa scuola di cultura islamica, oggi respinge fermamente il jihadismo”. Fantastico, peccato solo che sia falso, perché al Azhar è intrisa di pensiero politico jhadista, a partire dalla piena condivisione dei kamikaze che sterminano ragazzini ebrei in Israele, per finire con la  condivisione della pena di morte per i musulmani apostati (che del jhadismo è l’essenza).

Insomma, Zakaria fa il solito gioco sporco di manipolazione della realtà che ha un solo scopo: spiegare che Obama sta vincendo, che il dialogo può farcela.

La lezione è sempre quella di Chamberlain e di F. D. Roosevelt: rifiutarsi di capire che l’avversario è motivato da una concezione apocalittica dell’uomo, pensare che basti trattare con lui per convincerlo, in perfetto Obama style. Il grave è che, siccome la realtà smentisce assolutamente questa tendenza, che il mondo musulmano è sempre più funestato da attentati nelle moschee, da musulmani che fanno saltare in aria musulmani (ma Zakaria in che pianeta vive?), che il jihadismo si radica e si allarga (ma Zakaria non capisce che la stessa Turchia democratica ha iniziato a prendere questa china?), questo principe dell’intellighenzja democrat fa il solito gioco: disinformatjia. Fino a quando anche Obama non vivrà –purtroppo presto – la sua Dunquerque e la sua Pearl Harbour.