Dopo il “Trojan di Stato” e Shalit, gli 007 tedeschi riservano altre sorprese
26 Ottobre 2011
Sembra che una potente scossa elettrica abbia raggiunto gli uffici dell’Intelligence tedesca che, da alcuni mesi, cattura l’attenzione dell’ opinione pubblica interna e degli osservatori internazionali. Dal "Trojan di Stato" fino alla liberazione di Shalit, per citare alcuni dei temi affrontanti anche su l’Occidentale, non passa giorno che gli 007 berlinesi manchino di fornire materiale interessante sul loro lavoro (e pazienza se i maligni sostengono che le luci vengono accese scientemente per oscurare le ombre, in un continuo gioco di salite e discese).
Veniamo ai nuovi eventi. Il primo è legato alla violenta dipartita del Colonnello Gheddafi e alle presunte soffiate che avrebbero consentito ai mezzi della Nato la precisa individuazione del suo convoglio in fuga. La stampa teutonica, poche ore appena dopo l’evento atteso da mesi, ha scritto, senza subire smentite recise, che preziosi fonti targate Bnd si sono sobbarcate un lavoro certosino nei perigliosi sobborghi di Sirte, là dove il corpo dell’ ex dittatore ha infine esalato gli ultimi e fatali sospiri, piazzando un colpo capace di spostare in secondo piano la neutralità militare scelta dalla Cancelliera Angela Merkel.