Forza Italia ormai è un’orchestra stonata
28 Gennaio 2014
Giovanni Toti vedrebbe di buon occhio un governo di scopo FI-PD per fare la riforma elettorale. Puntuale arriva la rampogna di Paolo Romani, seguito a ruota da Raffaele Fitto, capo dei lealisti oggi messi un po’ maluccio. Maria Stella Gelmini, dal canto suo, si dice pronta a riabbracciare in Forza Italia la nostra Nunzia De Girolamo, ma immediato giunge il “vade retro” delle colleghe di partito Biancofiore e Bergamini. Raccontano inoltre che ad aver offerto una significativa apertura sull’innalzamento della soglia oltre la quale scatterebbe il premio di maggioranza, sia stato Denis Verdini, subito sconfessato dal “non possumus” di un Renato Brunetta evidentemente desideroso di restituire al toscanaccio le sberle incassate il giorno prima. Insomma, Forza Italia assomiglia sempre più ad un’orchestra sinfonica. Peccato però che ognuno suoni lo spartito che maggiormente gli aggrada.