“Giapponesi si nasce”, come trasformare il Sol Levante nella nostra seconda casa
05 Settembre 2010
“Perché il Giappone è un insieme di luoghi nei confronti del quale esistono solo diversi gradi di ignoranza.” Questa chiusa, presente nell’introduzione, racchiude l’essenza del bel libro di Paolo Soldano, giovane ancorché già esperto giornalista residente in Giappone dal 2007, attento osservatore della realtà giapponese. È l’autore stesso a definirsi un osservatore, scevro da preconcetti, di un Paese che ci è ancora largamente estraneo e che a tutt’oggi fatichiamo a comprendere.
Soldano ci guida, capitolo dopo capitolo, nel suo vissuto; ci racconta la sua avventura giapponese in maniera nitida, nuda, rendendoci partecipi delle sue sensazioni: dalla prima notte in Giappone, all’esperienza dell’insegnamento, al rapporto coi vicini di casa.
Nel capitolo Capita (21 giugno 2007), Soldano scrive: “Capita di passare davanti a un concessionario d’auto e di non fare molto caso all’esposizione di Punto, Panda e Alfa Romeo in vetrina. Poi il tuo sguardo cade sull’allegra famigliola intenta a contrattare una Fiat dopo essere stata servita dell’immancabile bollente asciugamanino arrotolato, e capisci di essere dall’altra parte del mondo, il volante è a destra e una Panda qui non tutti possono permettersela.”
“Giapponesi si nasce” si rivela una lettura scorrevole ma al tempo stesso intensa, un libro che lascia il lettore curioso verso il Giappone e che si pregia del valore aggiunto dato dalla genuinità e freschezza dei contenuti: qualità figlie della giovane età dell’autore (appena trentenne) e dalla sua innata curiosità.
“Nonostante le barriere culturali e le difficoltà avute – scrive Soldano – (trovare un posto di lavoro, un appartamento, un garante per la casa, il tutto senza praticamente parlare giapponese) questa ormai è la mia seconda patria: ho scoperto quella parte di me stesso che ancora mi mancava, e con la quale riesco a dialogare meglio.” È probabile che leggendo “Giapponesi si nasce” molti lettori finiscano con l’identificare il Sol Levante come loro seconda casa.