Gibilterra, Spagna e Regno Unito ai ferri corti. Le ragioni della contesa
05 Agosto 2013
Gibilterra. La scorsa settima è riesplosa l’ennesima crisi politica tra Spagna e Regno Unito. Il motivo, come sempre, riguarda "The Rock", che ufficialmente è "British overseas territory" (territorio d’oltremare della Gran Bretagna) e appartiene a Londra. Il Regno Unito possiede quattordici territori d’oltremare che sono sotto la giurisdizione del regno e si considerano territori sovrani del Regno Unito.
Gibilterra purtroppo è sempre stato un punto dolente tra Londra e Madrid. Nel 1713 con l’accordo di Utrecht, la Spagna (sconfitta militarmente) fu costretta a cedere il castello di Gibilterra e le sue mura alla Gran Bretagna. Comunque Madrid non ha mai smesso di "lottare" per la sua integrità territoriale e ha sempre cercato di estendere la sua sovranità su questa piccola Rocca. Le recenti tensioni sono iniziate dopo che le autorità di Gibilterra hanno innalzato delle barriere artificiali intorno alle proprie acque territoriali. Il governatore di Gibilterra, Picardo, sostiene che le misure sono necessarie per fermare le "incursioni" illegali dei pescatori spagnoli e per salvaguardare la pesca locale.
La Spagna, non riconosce la sovranità di Gibilterra e del Regno Unito su quello specifico tratto di terra e di mare, e considera questa mossa una provocazione politica. Come risposta politica, Madrid ha irrigidito a dismisura i controlli doganali sulla sua frontiera con Gibilterra e ha annunciato l’intenzione di introdurre una tassa di passaggio di 50 euro per tutti quelli che attraverseranno la suddetta frontiera terrestre. Londra, ha protestato ufficialmente, e ha apertamente criticato la Spagna per la propria decisione. Secondo il ministero degli esteri britannico, la contromisura spagnola ha causato numerosi disagi e ha creato delle code lunghissime alla dogana, con i tempi d’attesa che supererebbero sei ore.
Nel frattempo, il governo di centrodestra spagnolo ha affermato la sua determinazione a non tollerare più lo statuto eccessivamente liberale di questo piccolo territorio. Per iniziare, Madrid ha minacciato di passare al setaccio tutte le proprietà dei cittadini di Gibilterra situati in Spagna. Inoltre, ha avanzato la possibilità di chiudere lo spazio aereo spagnolo ai voli diretti per Gibilterra. Così facendo, si corre il rischio che l’enclave britannica rimanga completamente isolata… È facile intuire che le relazioni fra la Gran Bretagna e la Spagna sono in forte crisi. Si tratta di una rapida escalation di minacce che rischiano di crescere a dismisura. Le dichiarazioni così forti e bellicose tra questi due stati non si vedevano dagli anni 70/80 ed è proprio questo a preoccupare di più… Servono subito dei mediatori capaci in grado di parlare con ambe due le parti per cercare di mitigare e dissipare la tensione.
Il Regno Unito è estremamente inflessibile sul tema di Gibilterra e rifiuta qualsiasi discussione sulla sua sovranità. La Spagna, invece, non ha intenzione di cedere la giurisdizione del territorio e tenta di spingere la Gran Bretagna a (ri)negoziare lo statuto di Gibilterra. La Spagna sostiene di non aver mai ceduto la sovranità del territorio durante il trattato di Utrecht. Secondo Madrid, il trattato attribuiva la proprietà della Rocca di Gibilterra ma non obbligava il regno spagnolo a cedere la sovranità… Questa è una controversia assai difficile da risolvere. Infatti, per evitare problemi politici con Londra, il governo di centrosinistra spagnolo ha sempre evitato di affrontare la questione concernente lasovranità, occupandosi solo di questioni procedurali e di turismo. Il governo attuale, invece, si è mostratomolto determinato a sollevare questadelicata questione. Questo è il momento giusto per le diplomazie dei paesi alleati per intervenire rapidamente, tentando di fermare la crisi in atto. Altrimenti, la situazione attuale rischia di peggiorare a dismisura e rischia di mettere in crisi sia la politica regionale sia gli equilibri interni dell’Unione Europea…