Giravolta “liberal” sul Papa e i condom

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Giravolta “liberal” sul Papa e i condom

22 Novembre 2010

Primo tempo, 17 marzo 2009. Un giornalista francese fa una domanda sull’AIDS a Benedetto XVI diretto in volo verso Uganda e Camerun. “Direi che non si può superare il problema dell’Aids solo con la distribuzione dei preservativi – risponde il Papa – che al contrario, aumentano il problema”. Apriti cielo, le cancellerie e i giornali di mezzo mondo inchiodano il pontefice accusandolo di essere “irresponsabile”, di “minacciare la salute pubblica” e non comprendere “la reale situazione dell’Africa”. Il Guardian riassume questi attacchi con la moderazione che lo contraddistingue: “Il Papa ha le mani lorde di sangue”.

Secondo tempo, 20 novembre 2011. In un passaggio del libro intervista “Luce del mondo”, realizzato dal giornalista tedesco Peter Seewald, il pontefice torna sulla questione spiegando che l’uso del condom, sebbene continui ad essere sbagliato, in certe circostanze può essere il male minore. In realtà anche due anni fa il Papa non aveva mica proposto di bandire o vietare l’uso dei preservativi e, come allora, continua a credere che ci siano altri modi per avvicinarsi alla sessualità e rifiutare l’illusoria “fiducia nel profilattico”.

Ma stavolta l’agenzia onusiana per la lotta all’AIDS, l’Unaids (che nel 2009 si era prudentemente astenuta dal commentare), loda “il passo avanti” di Ratzinger. Reuters titola che finalmente il Vaticano sulla questione ha “rotto il ghiaccio”, mentre Padre Lombardi deve affrettarsi a intervenire per spiegare che non c’è alcuna “Rivoluzione” del Vaticano in atto.

Insomma quando Benedetto XVI dice qualcosa che turba le buone coscienze, quando “esagera”, tutti a dargli addosso, è meglio che taccia, e se persevera la sua è solo una “ingerenza”. Quando invece il Papa dice qualcosa in linea con il mainstream, quando “sta al suo posto” e non sconfina, allora tutto va bene, anzi, è il momento di fare di più, di sovvertire gli arcaici rituali della Chiesa e arrivare a quel “cambiamento epocale” che tutti, ma proprio tutti, si aspettano. Permetteteci di dire che è la solita storia… Il Papa va bene solo quando non fa il suo mestiere.