Gli italiani vogliono il merito a scuola, la sinistra se ne faccia una ragione

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Gli italiani vogliono il merito a scuola, la sinistra se ne faccia una ragione

Gli italiani vogliono il merito a scuola, la sinistra se ne faccia una ragione

28 Novembre 2022

Quando è nato il governo Meloni, il ministero che si occupa di scuola è istruzione ha cambiato nome. La nuova denominazione, Ministero dell’istruzione e del merito, aveva stimolato attacchi durissimi da sinistra. Come se “merito” fosse una parolaccia o un richiamo al neonazismo.

In realtà, al di fuori dei circoli intellettuali che di lavoro pensano e di lavoratori non hanno mai visto l’ombra, gli italiani non stigmatizzano per il merito. Anzi. Ben inteso, sottolinearne l’importanza non significa ignorare il tema delle disuguaglianze dei punti di partenza o di quelle geografiche. Significa, banalmente, ammettere che è anch’esso un parametro difficilmente eludibile. Tra volere più meritocrazia e ignorare le istanze degli ultimi non c’è un rapporto di causa effetto. Sono aspetti che si possono tranquillamente tenere insieme.

Otto italiani su dieci vogliono il merito a scuola

Secondo un sondaggio di Ilvo Diamanti pubblicato su Repubblica, l’81% degli intervistati pensa che “applicare il principio del merito nella scuola significa consentire a chi si impegna e ottiene buoni risultati di avere maggiori opportunità nella vita, indipendentemente dalla famiglia di provenienza”. Solo il 18% lo reputa un favore ai ricchi. Il 74% ritiene che, così facendo, gli insegnanti saranno più preparati, e il 70% che la qualità degli studenti sarà migliore. Il 73% evidenzia le possibili conseguenze positive per la connessione della scuola con il mercato del lavoro. Il 63%, infine, individua il merito come strumento di giustizia sociale.

Più dell’85% degli elettori di centrodestra sostiene il merito nella scuola, mentre il Terzo Polo si attesta all’88%. Quelli del M5S e del PD, invece, si collocano rispettivamente al 76% e al 74%.

Il merito è un tema trasversale

Ebbene, da questi dati emergono principalmente tre evidenze. La prima è che esiste una differenza risibile tra elettori di destra e sinistra su questo tema. La seconda è che la maggior parte delle persone vorrebbe più merito nel mondo dell’istruzione. La terza è che servirà ben altro che cambiare il nome del ministero per soddisfare le esigenze degli italiani in questo ambito, il presidente Meloni e il ministro Valditara non lo dimentichino. Rimane il fatto che i ripetuti attacchi della sinistra al centrodestra su questo tema, ultima la mozione per ricambiare il nome del ministero in “Ministero della Pubblica Istruzione”, mettono il luce lo scollamento sempre maggiore dal Paese, ma anche rispetto ai propri elettori.