L’opposizione sinistra è la migliore alleata di Giorgia Meloni

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L’opposizione sinistra è la migliore alleata di Giorgia Meloni

L’opposizione sinistra è la migliore alleata di Giorgia Meloni

25 Ottobre 2022

Dopo la fiducia di oggi, il governo Meloni partirà a tutti gli effetti. Le difficoltà interne ed esterne alla coalizione di centrodestra non sono poche, ma tra queste non rientra sicuramente l’opposizione. La sinistra, sfilacciata e divisa, sta facendo una serie di critiche francamente assurde e scioccamente formalistiche al nuovo Presidente del Consiglio.

Boldrini e Murgia in prima fila per attaccarla sulle modalità con cui Meloni vuole farsi chiamare. Infatti, ha deciso di farsi chiamare “il Presidente” e non “la Presidente”. Sono arrivate a dire che rifiuta il suo genere! Che è succube del patriarcato perché ha indossato un vestito pantalone in occasione della nomina. Non riescono capire che l’emancipazione non è usare l’articolo determinativo “la” o indossare una gonna, ma scegliere come farsi chiamare e come vestirsi. Scambiano la libertà di scelta per anacronismo e patriarcato. Ma non è certo una novità a sinistra. La cosa più assurda, comunque, rimane l’accusa dell’ex “Presidenta” della Camera: “hai dimenticato di mettere sorelle nel nome del partito”.

Ma non è finita qui. Le critiche si sono concentrate sul fatto che Garbatella, il quartiere da cui proviene Meloni, non sarebbe in periferia. Certo, non è San Basilio. Ma quando la leader di Fratelli d’Italia è nata, quarantacinque anni fa, era una zona molto popolare. Ma per la sinistra chi sta a destra dev’essere una privilegiato, non si capacitano del contrario.

Pensate sia finita qui? Non ancora. Il mondo dei sindacati, della scuola e dell’accademia sta facendo ferro e fuoco per la scelta aggiungere la parola “merito” alla denominazione del Ministero della Scuola. Tutti pronti a dire che hanno letto il mediocre volume di Sandel contro la meritocrazia, male del mondo. Solerti nell’affermare che portare il merito a scuola è come portare l’acqua santa all’inferno. Perché portare il merito in quell’ambito significa mettere in discussione incontestabilità delle caste scolastiche e minare le assurde pretese ideologiche di uguaglianza estrema e innaturale che vogliono imporre alla società, quindi agli studenti.

Non possiamo sapere come governerà il centrodestra, è troppo presto. Ma sappiamo che, se gli argomenti saranno questi, Giorgia Meloni non troverà ostacoli nell’opposizione di sinistra.