Gli Usa puntano su Iarpa e sulla ricerca dell’avanguardia nell’Intelligence

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Gli Usa puntano su Iarpa e sulla ricerca dell’avanguardia nell’Intelligence

02 Marzo 2010

Gli Stati Uniti hanno deciso nel 2007 d’istituire l’Intelligence Advanced Research Projects Activity, meglio conosciuta come IARPA, per non perdere il passo rispetto all’importante tematica della ricerca hi tech applicata alla sicurezza, grazie alla quale le molte agenzie operative sul territorio nazionale potranno anticipare nemici ed alleati.

Al vertice dell’organismo, in questo momento collocato all’interno dell’Università CASL del Maryland, siedono la dottoressa Lisa Porter, già alla Nasa, e Timothy Murphy.

Il bilancio annuale con cui possono destreggiarsi i 56 esperti che lavorano nell’IARPA, suddivisi in tre sezioni: Smart collection, Incisive Analysis, Safe and Secure Operations, è di circa tre miliardi di dollari, somma apparentemente sufficiente per provare a tenere a bada la stessa temibile concorrenza cinese.
Pochi mesi dopo la sua istituzione l’innovativo ufficio governativo, che dipende dalla National Security Agency, ha iniziato a lavorare su una serie di progetti, dalla traduzione elettronica all’analisi della voce.
Nel 2008, IARPA ha avviato una ricerca sulle comunità on line e lo stato delle tecnologie in questo settore in costante avanzata, presentando una relazione in cui si sostiene che il mondo virtuale è la nuova frontiera del terrorismo, soprattutto per la scarsa presenza di regole chiare, cosicché le più varie organizzazioni, politiche estremiste, religiose, delinquenziali, possono pascolare, scambiare denaro sporco e mietere proseliti.

Di recente, l’annuncio di un nuovo programma sulla biometria, la scansione facciale e dell’iride da lontano, con l’avvio del Trust, "strumenti per il riconoscimento di segnali utili a misurare l’affidabilità".
Lo stesso ammiraglio Dennis Blair, leader della National Intelligence statunitense che sovrintende alla struttura del Maryland, pone molta fiducia in tutti questi studi che, come ha affermato in un’intervista la direttrice Porter "non sono interessati al breve termine".

I migliori studenti universitari americani di materie scientifiche sono nel mirino dei reclutatori di Iarpa, consci del fatto che senza un’adeguata materia prima umana, per ora, anche le migliori macchine rischiano di andare in tilt, o di produrre, a livello Intelligence, guai imprevedibili, come peraltro accaduto fin troppe volte negli ultimi anni.

Le sfide economiche e geopolitiche dei prossimi decenni si vinceranno, insieme ad una politica lungimirante, grazie alla capacità di utilizzare al meglio i progressi di quella tecnica che tanto ha allarmato fior di filosofi novecenteschi.

Gli Stati Uniti, colpiti al cuore dalla sfida del radicalismo islamico, hanno battuto un colpo.
L’auspicio è che l’Europa possa compiere rapidamente passi avanti, prima che sia troppo tardi per emanciparsi da un’inesorabile marginalità.