Goodbye Forza Italia: dove sono finiti i voti dei moderati
28 Maggio 2014
Il mutamento in atto sullo scenario politico nazionale è ben fotografato dall’analisi dei flussi di voto relativi alle consultazioni europee, che segnalano in che modo sia cambiata la disposizione dell’elettorato italiano rispetto alle politiche del febbraio 2013.
Volgendo lo sguardo nell’ambito dell’area alternativa alla sinistra, ne esce rafforzata l’evidenza che Forza Italia ha del tutto smarrito la sua tradizionale capacità di penetrazione e di attrazione nei confronti dell’elettorato moderato, che oggi guarda a Renzi e in forma marginale a nuove forme di aggregazione per il futuro del centrodestra. Colpa in primo luogo della campagna elettorale sbagliata, ma soprattutto di una deriva estremista che in questi mesi ha finito per assecondare la logica del tanto peggio tanto meglio.
Detto che Forza Italia cede rispetto alle politiche 3.690.000 voti, c’è da chiedersi in quale serbatoio elettorale essi siano confluiti. L’elaborazione fornita dall’Istituto di ricerca SWG rileva che, al netto di una non trascurabile fetta di elettorato che ha scelto di rifugiarsi nell’astensionismo, a fare la parte del leone tra le forze politiche che hanno eroso consenso al partito di Berlusconi è il Nuovo Centrodestra, cui hanno concesso fiducia quasi mezzo milione di elettori che un anno fa avevano scelto di votare per il Popolo delle Libertà.
Il dato è significativo dal punto di vista politico, e disarmante nella sua stessa semplicità: l’elettorato moderato non sopporta le urla e gli insulti, non gradisce la presenza di falchi, pitonesse e avvelenatori di pozzi. In parole povere, ha messo una pietra tombale sulla stagione politica di Brunetta, della Santanchè, di Verdini, e compagnia cantante.