Grazie GPII! Ora più che mai il mondo ha bisogno di vere “sentinelle del mattino”

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Grazie GPII! Ora più che mai il mondo ha bisogno di vere “sentinelle del mattino”

Grazie GPII! Ora più che mai il mondo ha bisogno di vere “sentinelle del mattino”

20 Agosto 2020

Ricorre proprio in questi giorni di agosto il XX anniversario della GMG di Roma del 2000 in cui Giovanni Paolo ebbe a coniare la definizione di “sentinelle del mattino” spronando i giovani cristiani a vegliare nel mondo e sul mondo che cambia.

Il Papa Santo ebbe a presiedere la GMG in un contesto complesso, tra la fine del XX secolo e l’inizio del XXI, cioè in quell’epoca di passaggio tra l’assolutismo dei dogmi ideologici che avevano caratterizzato il novecento e il relativismo atomizzante della società occidentale del nuovo secolo, invitando i giovani ad adottare e vivere in pieno il messaggio cristiano per cui si deve essere nel mondo, ma non del mondo.

Il Pontefice polacco, infatti, nella sua celebre veglia di preghiera del 19 agosto del 2000 ha chiarito con adamantina incisività come «i diversi messianismi secolarizzati, che hanno tentato di sostituire la speranza cristiana, si sono poi rivelati veri e propri inferni», invitando i giovani a non riporre sogni, speranze ed energie in progetti utopistici e ideologici che in quanto radicalmente anticristiani si rivelano con il tempo come sostanzialmente anti-umani.

A questo punto occorre chiedersi se e cosa rimanga, oggi, degli insegnamenti e delle esortazioni di Giovanni Paolo II in un mondo, quale è quello attuale, in cui i giovani o si disinteressano della cosa pubblica, del prossimo, del bene comune o restano ostaggi di nuovi furori ideologici come le mode “anti-politiche”, di vecchie polemiche anti-ecclesiastiche e anti-cristiane come quelle che riguardano la povertà della Chiesa, l’abolizione del celibato, il sincretismo religioso, o di inedite forme di destrutturazione dell’umano come l’ideologia gender.

Ovviamente le responsabilità culturali e antropologiche sono ben più vaste, investendo le istituzioni pubbliche, che hanno oramai abdicato al loro fondamento etico e umano per divenire mero strumento esecutivo delle sempre più aggressive politiche economico-finanziarie di carattere internazionale volte a rinsaldare i patrimoni di pochi a discapito dei molti, la famiglia, non più centro di relazionalità naturale e di crescita umana, civile e spirituale, ma ridotta al fantasma di se stessa in seguito all’estensione del concetto stesso di famiglia, poiché se tutto è famiglia, nulla è più famiglia, e infine anche di una parte – minoritaria senza dubbio, ma non per questo meno rumorosa e agguerrita – del mondo cattolico e della Chiesa stessa tesi a propagare una visione “sociologica” del Cristianesimo depurato da ogni fondamento spirituale e teologico, cioè depauperato della sua sostanza..

In un simile scenario, allora, l’invocazione alle “sentinelle del mattino” di Giovanni Paolo II è quanto mai attuale, anzi suona, riletto dopo molto tempo, come del tutto profetico, poiché diretto a quella generazione – quella attuale – che sta vivendo il sonno della ragione, la notte oscura dello spirito, l’abisso tenebroso dell’umano: in attesa del mattino, nella speranza della luce della resurrezione, perché, in fondo, questa è la più radicale e semplice verità del Cristianesimo e la più difficile e alta vocazione per l’uomo a cui tutti sono chiamati, cominciando proprio dai giovani di ieri e, ancor di più, quelli di oggi.