I giovani del Pdl manifestano a Bari per chiedere l’estradizione di Battisti
05 Gennaio 2011
La Giovane Italia–Terra di Bari, in risposta alla decisione del governo brasiliano di concedere lo stato di rifugiato politico a Cesare Battisti, ha organizzato una manifestazione nei pressi del consolato pugliese del Brasile a Bari in linea con tutte le altre manifestazioni tenutesi in Italia in questi giorni.
Oggi pomeriggio, infatti, come annunciato durante la conferenza stampa, i giovani del Pdl manifesteranno il loro dissenso alle 18, per cercare di sensibilizzare la popolazione su un argomento percepito come estremamente lontano, ma che ha segnato indelebilmente la storia recente del nostro Paese.
Cesare Battisti è stato un terrorista che ha celato dietro la militanza politica la sua sete di denaro e sangue ed oggi gode della protezione di un governo democratico, che dovrebbe invece fare della certezza della pena una sua colonna portante. Battisti, dal gennaio 2011, vive come uomo libero in Brasile e trascorre quella vita che ha barbaramente interrotto ad Antonio Santoro, Lino Sabbadin, Pierluigi Torreggiani e Andrea Campagna. Quattro efferati delitti che resteranno impuniti se la decisione del governo di Brasilia non dovesse essere rivista dai più importanti organi di diritto internazionale.
Francesco Perchinunno, Presidente provinciale della Giovane Italia, ha sottolineato "l’importanza di manifestare contro la decisione irresponsabile del governo brasiliano, perché i due ergastoli che Cesare Battisti deve scontare non appagheranno semplicemente la sete di giustizia dei familiari delle vittime, ma consegneranno alla storia una pagina vergognosa del nostro passato, quella degli anni di piombo".
I ragazzi della Giovane Italia, inoltre, hanno presentato una lettera al sindaco di Bari, Michele Emiliano, nella quale chiedono una presa di posizione netta della città sulla necessità di estradare Cesare Battisti, dopo essere stati colpiti dall’assordante silenzio del governatore della Regione Nichi Vendola. Come ricorda Fabio Romito – coordinatore provinciale GI – "Vendola è l’unico leader nazionale che non ha espresso alcuna posizione riguardo la mancata estradizione dell’ex militante dei Proletari Armati per il Comunismo. Sarebbe interessante ascoltare la sua opinione in merito perché quella del suo vecchio collega di partito Ferrero – che ha consigliato di accettare passivamente la decisione di Lula – ci è apparsa a dir poco agghiacciante".
Il sindaco di Bari, distaccandosi ancora una volta dal leader in pectore della sinistra italiana, ha invece dimostrato la sua vicinanza ai familiari delle vittime ed ha aggiunto di "non credere che il presidente della Puglia non voglia la cattura di un latitante" anche se in alcuni casi pare che il silenzio suoni come un tacito assenso.