Ieri il confronto tra Soru e Cappellacci. Berlusconi: Sardegna più povera con il centrosinistra

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Ieri il confronto tra Soru e Cappellacci. Berlusconi: Sardegna più povera con il centrosinistra

12 Febbraio 2009

"La Sardegna non è separata dall’Italia. Soru ha una visione chiusa che ha impoverito l’isola: i disoccupati sono ora 190mila e ci sono oltre 300mila persone al di sotto della soglia di povertà". L’accusa arriva dal presidente del Consiglio che, in onda su Canale 5, ha attaccando Soru anche come imprenditore: "Nella sua azienda si sono registrati nove anni consecutivi di bilanci in rosso e ora Soru ha licenziato 250 dipendenti su 800". Poi, sul candidato del Pdl Ugo Cappellacci: "Con Cappellacci la Sardegna sarà più aperta al turismo. Più turismo significa più lavoro e bisogna fare in modo che il turismo duri tutto l’anno, non solo nei mesi estivi. Dobbiamo portare in Sardegna il turismo aziendale, congressuale, archeologico, i centri benessere, le compagnie aeree low cost. La precedente giunta riattivò con Ryanair l’aeroporto di Alghero portando un milione di turisti l’anno in Sardegna".

Intanto, ieri i due principali candidati, Renato Soru e Ugo Cappellacci, si sono incontrati in tivvù. A ospitare l’unico dibattito elettorale organizzato alla presenza di tutti i cinque i candidati alla carica di governatore della Sardegna è stata l’emittente locale Videolina.

E’ stato il tema dei vincoli paesaggistici a dare il via al vero confronto: Renato Soru  ha detto che nella scorsa legislatura sono state fissate delle norme che garantiscono tutti in un’isola dove "il 70% dei comuni era fuori dalle regole". Il socialista Peppino Balia gli ha contestato le deroghe che hanno permesso di costruire 1.200.000 metri cubi a ridosso delle coste. "Lei dice falsità", ha replicato Soru chiedendo di fare esempi concreti e Balia, allora, ha parlato di "un’intesa pronta da 220.000 metri cubi per il progetto di un imprenditore ogliastrino". Ugo Cappellacci del Pdl è intervenuto su questo tema per dire che "le intese sono state alcune centinaia" ma Soru ha precisato: "sono tutte per interventi di ristrutturazione o di recupero e non per nuove cubature. Inoltre, sono state stabilite con l’accordo di tutti, comune, provincia e Regione". Cappellacci ha citato un caso a Caprera dove è stato garantito un 25% in più di volumetrie contro il parere del comune. "Non è vero", ha risposto Soru invitando i suoi collaboratori a telefonare al sindaco di La Maddalena per rispondere in prima persona (il cellulare, però, era spento).

Altri due motivi di contrasto tra Soru e Cappellacci hanno riguardato i dati Istat sul lavoro (per il primo i disoccupati sono 75.000, per il secondo 190.000) e i meriti per aver avviato la rivendicazione con lo Stato sulla ripartizione delle entrate fiscali. Gavino Sale di Irs ha accusato gli esponenti dei poli italiani per "le scenette di beccarsi a vicenda che sono una devianza rispetto alle esigenze di un’isola in stallo totale". Stessa linea seguita Gianfranco Sollai di Unidade indipendentista che ha chiesto "una svolta radicale per dare la possibilità ai sardi di sfruttare le loro risorse". Entrambi i leader indipendentisti hanno sollecitato un voto che permetta alla Sardegna di slegarsi dai paletti piantati da Roma.

Unico tema nazionale affrontato è stato quello di Eluana Englaro. E’ stato chiesto ai candidati se, nel ruolo di governatore, autorizzerebbero o meno l’attivazione dei protocolli medici sulla sospensione dell’alimentazione forzata in una struttura sanitaria pubblica. Si sollecitava un sì o un no, ma nessuno ha dato una risposta secca. Del resto, mancano solo tre giorni all’apertura delle urne…