Il berlusconismo è la fase matura del pannellismo
16 Febbraio 2009
Caro Senatore, non si crucci. E soprattutto non si vergogni poiché non ne ha alcun motivo (né interesse, visto che non credo aspiri ad essere a breve nominato giudice della Corte Costituzionale). Né qui si tratta di richiamare l’aforisma prezzoliniano secondo cui la coerenza è la virtù degli imbecilli. (Aforisma geniale ma troppo spesso usato come alibi dai voltagabbana di ogni colore). Può apparire paradossale ma fra la sua esperienza giovanile radicale ed il suo attuale impegno berlusconiano, io in fondo vedo una forte linea di continuità. Tutto sommato l’esperienza radicale nei suoi aspetti migliori non è stata altro che la grande levatrice di una politica laica, anticomunista, liberale ed antifascista che si è affermata in Italia proprio grazie a Silvio Berlusconi. Si proprio Berlusconi che ha ottenuto in termini di antifascismo molto di più di 40 anni di cortei del 25 aprile. In termini di anticomunismo infinitamente di più di quanto hanno prodotto i circoli iniziatici dei liberali d.o.c. e le iniziative settarie della destra italica. E in termini di laicità dello Stato molto di più delle velleità dei gruppi laici ed anticlericali. L’incredibile modernizzazione del nostro sistema politico realizzata negli ultimi 15 anni – cavallo di battaglia dei radicali – è per intero ascrivibile fra i meriti del Cavaliere. Naturalmente su alcune questioni la distanza fra le posizioni radicali degli anni settanta e quelle attuali del PDL è abissale. Ma si tratta in realtà di aspetti forse eclatanti ma sovrastrutturali. A ben vedere il berlusconismo altro non è che la fase matura del pannellismo! La verità è che chi ha tradito la propria storia è proprio il Giacinto nazionale che dopo i fasti degli anni d’oro, quelli della pasoliniana irriconoscibilità, del sogno della democrazia anglosassone, è oggi ridotto a comparsa della politica, prevedibile e totalmente omologata alla partitocrazia di serie B dei partitini minori. Costretto a battersi contro la soglia elettorale di sbarramento e per il voto di preferenza e sempre nella speranza di raccattare qualche soldino per radio radicale! In realtà, a Lei non serve invocare errori giovanili o termini di usucapione di sorta. Sarebbe molto più intelligente (ed anche più opportuno) che Lei rivendichi orgogliosamente e per intero la sua storia.