
Il boia Prigozhin muore due mesi dopo il fallito golpe in Russia

24 Agosto 2023
Il capo dei paramilitari Wagner, Prigozhin, il suo vice Utkin e altri otto passeggeri sono morti quando l’aereo privato sul quale viaggiavano a nord-ovest di Mosca si è schiantato al suolo. A dirlo, l’Agenzia federale russa per il trasporto aereo. Qualche anno fa, nel 2019, Prigozhin era stato già dato per morto nella caduta di un altro aereo da trasporto militare in Congo. Il presunto incidente aereo di ieri è avvenuto due mesi dopo l’ammutinamento di Prigozhin e del gruppo Wagner.
Nella notte fra il 23 e 24 giugno scorsi, i Wagner si mossero da Rostov sul Don, al confine con l’Ucraina, marciando verso Mosca e chiedendo la testa del ministro della Difesa Sergej Shoigu e del capo di Stato maggiore della Difesa, Valerij Gerasimov. I mercenari si fermarono solo dopo la mediazione del leader bielorusso Aleksandr Lukashenko, secondo fonti russe. Ieri sera l’edificio del gruppo Wagner a San Pietroburgo è stato illuminato con una croce.
Oggi diverse persone si sono radunate a San Pietroburgo davanti al quartier generale dei Wagner. Davanti all’edificio sono stati lasciati simboli del gruppo, fiori candele. Il mondo non sentirà la mancanza di Prigozhin, che lascia dietro di sé fosse comuni, violenze e distruzione dall’Ucraina all’Africa. La guerra tra bande all’interno del regime russo intanto va avanti.