Il disertore: “In Ucraina un genocidio, Kiev vincerà”
05 Settembre 2023
“Quello che sta accadendo in questo momento è un genocidio in Ucraina. Non solo del popolo ucraino ma anche del popolo russo,” lo dice il pilota di elicotteri russo Maksim Kuzminov nel documentario Zbyti Lyotchyky Rossii (Piloti abbattuti della Russia), spiegando le ragioni per cui ha disertato, invitando i suoi commilitoni ad abbandonare Putin. “Il motivo della mia decisione è di non contribuire a questi crimini. L’Ucraina vincerà sicuramente questa guerra solo perché il popolo è molto unito. Nessuno vuole questa guerra. È solo questione di tempo prima che l’Ucraina vinca”.
Il militare russo ha invitato le truppe russe a mollare il regime: “Se farai come ho fatto io sicuramente non te ne pentirai. Ti verrà dato tutto ciò di cui hai bisogno per il resto della tua vita. Avrai posti di lavoro ovunque, qualunque cosa tu voglia fare. Scoprirai un mondo di colori vivaci. Ricorda: semplicemente non sai molte cose, non hai visto molto di come vivono le altre persone. Quando scoprirai tutto questo, la tua opinione cambierà drasticamente”. “La verità è che non ci sono nazisti o fascisti. È una vera vergogna quello che sta accadendo in Ucraina. Le persone si stanno semplicemente uccidendo a vicenda. Questo è tutto quello che posso pensare e non voglio farne parte”, ha detto.
Kuzminov ha sorvolato il confine tra i due Paesi in guerra con il suo elicottero da combattimento ed è atterrato in Ucraina, dove è stato accolto da funzionari ucraini. La CNN non è verificato l’identità del pilota, la notizia è stata confermata da Agenstvo, un canale russo indipendente su Telegram. Intanto la guerra va avanti. Putin annuncia che non rinnoverà l’accordo sul grano finché l’Occidente non soddisferà le sue richieste. Mosca chiede dall’Occidente di togliere le sanzioni ma continua a bombardare l’Ucraina. Dal Cremlino fanno sapere che l’accordo che ha permesso all’Ucraina di esportare grano in sicurezza attraverso il Mar Nero non sarà ripristinato finché l’Occidente non soddisferà le richieste di Mosca sulle esportazioni agricole. Questo sarebbe il Paese con il quale dovremmo negoziare.