Il Governo punta al pareggio. Brunetta: manovra triennale da 36 mld
05 Giugno 2008
La manovra economica per il triennio 2009-2011 sarà pari a 36 miliardi. Ad annunciarlo è stato il ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione Renato Brunetta, impegnato nel “riordino”della Pubblica Amministrazione che nei piani del ministro, grazie a una strategia di riformazione alla quale sta lavorando da settimane , porterà a un risparmio di 40 miliardi in 3-5 anni.
Nel corso di un’audizione alla Camera in commissione Affari costituzionali, il ministro Brunetta ha reso noto come che le esigenze di correzione dell’Italia nel prossimo triennio siano più vicine a 36 miliardi piuttosto che ai 30 inizialmente ipotizzati dal governo. Una virata dettata dal peggioramento del quadro di riferimento e necessaria per centrare l’obiettivo del pareggio di bilancio nel 2011.
“La manovra correttiva strutturale – ha detto Brunetta – sarà eccedente i 10 miliardi l’anno
per tre anni. Probabilmente si arriverà a 12 miliardi l’anno per il triennio” (invece dei 10 indicati dal precedente governo e recentemente confermati anche dall’attuale ministro dell’Economia Giulio Tremonti).
L’obiettivo del suo Ministero è di “partecipare al decreto di correzione strutturale della finanza pubblica” che sta mettendo a punto il ministro dell’economia “e accompagnarlo con un ddl e un ddl delega: un pacchetto – ha aggiunto il Brunetta – per un piano industriale e di riforma del lavoro pubblico e dei contratti.
In parole semplici, il contributo che verrà alla manovra dal ministero di Brunetta, come lui stesso ha sottolineato, sarà in tagli ma soprattutto in termini di maggiore crescita ed efficienza. Il decreto di riforma della Pubblica amministrazione sarà varato entro il 18 giugno e sarà accompagnato dal ddl e dalle deleghe. Sarà un decreto, dice Brunetta, a base di antibiotici e vitamine: da una parte per correggere l’andamento della finanza pubblica, dall’altra per introdurre razionalizzazioni e semplificazioni. Privatizzazioni, liberalizzazione e le public utilityes, dunque, per arrivare ad una maggiore efficienza nella Pubblica amministrazione. Ci saranno premi e incentivi, ma anche tutti i meccanismi per far funzionare al meglio la Pubblica amministrazione.
Entrando nello specifio cella riforma del pubblico impiego, Brunetta ha annunciato per martedì un nuovo incontro con i sindacati e le categorie.
Fra le novità per il pubblico impiego si sta lavorando su una sorta di aspettativa non retribuita per provare a lanciarsi nel settore privato. Nel corso dell’audizione il ministro ha detto che nel pubblico "i primi fannulloni sono i loro datori di lavoro" che lasciano i dipendenti allo "sbando". Se ci sono delle punte di eccellenza nella Pubblica amministrazione, ha detto il ministro, non é certo per merito dei manager ma per l’iniziativa e "il buon cuore dei lavoratori".
Brunetta ha infine avanzato l’ipotesi di estendere la possibilità di fare ricorso alla class action anche al settore pubblico.