
“Il modello Santiago tra tradizione e modernità”, il webinar di Fondazione Magna Carta

05 Luglio 2022
di Redazione
Non bisogna tornare troppo indietro per risalire ai tempi in cui la Galizia era fra le regioni più povere della Spagna. La regione, prevalentemente rurale, era flagellata da un altissimo tasso di emigrazione, soprattutto giovanile. Oggi, invece, accoglie mediamente cinque milioni di turisti e pellegrini ogni anno. Questo insperato risultato è frutto della riscoperta degli antichi itinerari che, a partire dal Medioevo, i pellegrini percorrevano per raggiungere la cattedrale di Santiago di Compostela. La strutturazione in Cammino di questi percorsi è un chiaro esempio di “turismo lento”. L’iniziativa, nella molteplicità delle sue ricadute, ha coinvolto l’intera a popolazione locale: giovani, associazioni, attività di artigianato, attività agroalimentari, imprese turistiche dei territori attraversati.
Parla di questo il webinar “Il modello Santiago tra tradizione e modernità” organizzato da Fondazione Magna Carta che si terrà oggi, martedì 5 luglio, sulla pagina Facebook istituzionale alle 14.30.
Le potenzialità del turismo lento
Il turismo lento favorisce la valorizzazione, la riscoperta rurale, la trasformazione delle aree depresse o abbandonate in luoghi di accoglienza con il recupero dei beni ambientali, religiosi, artistici, culturali. Il compito del decisore pubblico, dunque, è di sostenere, promuovere, accompagnare, mettere a disposizione interventi di infrastrutturazione essenziale e beni demaniali altrimenti destinati alla decadenza.
A lungo snobbate e considerate cenerentole del comparto, le mete del turismo lento sono oggetto di un’improvvisa riscoperta e di grandi attenzioni nel post-pandemia. Il contatto con la natura, la dimensione della ruralità, la socialità autentica e non massiva, la possibilità di raggiungere capillarmente con interventi di promozione economica luoghi altrimenti condannati a restare esclusi dai circuiti tradizionali, fanno di questo ambito un modello ideale e un esempio eccellente di organizzazione territoriale, un prototipo di sviluppo integrato da imitare ed esportare. Il “modello Santiago” rappresenta l’esempio ideale di tradizione coniugata alla modernità, delineando un prototipo di sviluppo che ha tanto da insegnare all’Italia di oggi.
Programma
Introduce
Gaetano Quagliariello, Presidente Fondazione Magna Carta
Intervengono
Mons. Liberio Andreatta, membro del Comitato permanente per la promozione del turismo in Italia
Luigi Cantamessa, direttore generale Fondazione FS
Ludovica Casellati, fondatrice Luxury Bike Hotel
Barbara Maria Casillo, direttrice Confindustria Alberghi
Stefano Mantella, direttore generale Unità di Missione del PNRR del Ministero del Turismo
Paolo Piacentini, consigliere per i cammini e gli itinerari culturali del Ministero della Cultura