Il no al nucleare serve alla Merkel per corteggiare i Verdi
31 Agosto 2011
In Germania è storicamente esistita una particolare sensibilità per i temi verdi, dovuta, in parte, all’esistenza di un partito (i Verdi appunto) estremamente forte e radicato. Basti pensare che nella storia recente della Germania non solo i Verdi hanno governato insieme alla SPD nel governo Schröder dal 1998 al 2005, ma, oggi, anche se sono all’opposizione, i sondaggi li danno oltre il 20 per cento. Dal marzo scorso, poi, guidano, per la prima volta nella storia della Repubblica Federale Tedesca, un governo regionale: il Baden Württemberg, uno dei più importanti Länder tedeschi. I Verdi sono, dunque, dei protagonisti indiscussi della vita politica tedesca con i quali i due principali partiti di massa, la CDU-CSU e la SPD, devono costantemente fare i conti.
Se l’alleanza dei Verdi con l’SPD è quasi naturale, negli ultimi anni non sono mancati tentativi di mettere insieme le forze conservatrici con i Verdi. Il caso sicuramente più significativo è stato quello di Amburgo, dove CDU e Verdi, sotto la guida di Ole von Beust, hanno governato insieme la città-stato del nord della Germania dal 2008 al 2010. L’esperimento è durato ben poco, tanto che l’estate scorsa è caduto il governo della città e alle successive elezioni della primavera scorsa SPD e Verdi hanno vinto. C’è però da precisare come la crisi di quell’esperimento nero-verde, come lo chiamano in Germania, è dovuta non tanto a divisioni relative a temi ambientali, ma, soprattutto, ad un riforma del sistema scolastico.
Dopo il fallimento del laboratorio politico di Amburgo sembrava non ci fosse più alcuna possibilità di dialogo tra conservatori e Verdi e le relazioni politiche tra i due partiti erano diventate molto dure e aspre. A cambiare le cose, almeno parzialmente, ha contribuito l’incidente di Fukushima ed il conseguente abbandono del nucleare deciso dal governo di Angela Merkel. La mossa della Cancelliera è stata un misto di convinzione politica, mossa elettorale in vista delle elezioni nel Baden Württemberg, dove poi il centro-destra ha perso lasciando la guida del Land al Winfried Kretschmann dei Verdi, ed, infine, anche un tentativo di riallacciare un dialogo con i Verdi, considerato che gli alleati attuali della CDU, i liberali, al momento, non entrerebbero nemmeno in parlamento. Alla CDU-CSU serve un possibile nuovo alleato di successo per le elezioni del 2013. E’ certamente difficile, in questa fase politica, pensare ad una coalizione nero-verde (ovvero CDU-CSU e Verdi), ma non la si può certo liquidare come fantapolitica.
Del resto una linea comune tra CDU-CSU e Verdi esiste e proprio l’ambientalismo conservatore potrebbe essere la chiave per ripristinare tale linea interrotta. Al tempo della discussione sul nucleare post-Fukushima numerosi giornali tedeschi hanno intervistato Josef Göppel, un parlamentare dei cristiani sociali bavaresi (CSU). Josef Göppel ha oggi 60 anni, è stato guardia forestale e la sua carriera politica è stata caratterizzata dalla difesa della natura e dalla tutela dell’ambiente. Resta ancora oggi celebre la sua apparizione al congresso generale della CSU nel 1982, durante il quale protestò contro il disboscamento portando con sé un pino malato. Una forma di protesta molto simile a quella che i Verdì fecero l’anno precedente nel Bundestag.
Nel 2004, votò anche a favore del programma del governo di centro-sinistra per l’abbandono dell’energia nucleare. Ora, Josef Göppel incarna perfettamente l’ambientalismo conservatore descritto da Roger Scruton, ovvero “amore per la natura”. Come ha ricordato in un’intervista alla Frankfurter Allegemeine Zeitung è abituato a camminare per i boschi, a riflettere su stesso e sui temi della politica passeggiando tra gli alberi e mettere in ordine tra i propri pensieri immerso nella natura, con la quale la società, secondo lui dovrebbe vivere in concordia. In un’altra intervista, questa volta alla Tageszeitung (taz), il giornale comunista tedesco, il parlamentare tedesco ha detto anche che l’abbandono del nucleare da parte di Angela Merkel è, di fatto, un ritorno al vecchio progetto del governo di centro-sinistra tra socialdemocratici e verdi che Göppel aveva votato.
Per Göppel un’alleanza nero-verde sarebbe la più interessante variante politica che la costellazione partitica tedesca possa offrire. Non solo a Berlino, ma anche in Baviera, dove, per ammissione dello stesso Göppel, la CSU potrebbe governare anche da sola considerato le percentuali che normalmente prende. Il caso di Josef Göppel mostra come sia possibile essere conservatori ed ambientalisti. Le sue posizioni sono certamente una minoranza, ma un’alleanza tra centrodestra e Verdi è una strada che è destinata ad avere una qualche possibilità proprio perché sarebbe guidata dall’amore verso la natura e non dalla difesa ideologica e prevenuta tipica dell’ambientalismo classico.